Da leghista, la bandiera verde è certamente abituato a tenerla in mano, ma come presidente della Provincia di Sondrio mai si sarebbe aspettato di sventolare quella di Legambiente, lassociazione ambientalista vicina al centrosinistra, che ieri ha conferito a Massimo Sertori, governatore valtellinese, uno dei simboli più prestigiosi riservati ai paladini del territorio: la «bandiera verde delle Alpi».
Lamministrazione provinciale di Sondrio (Lega-Pdl) si è meritata il riconoscimento sia per la battaglia (vinta) sui piccoli salti le cui autorizzazioni ora sono congelate in virtù di una moratoria ottenuta con la Finanziaria del 2006 -, sia per la «guerra» (in atto) con le grandi aziende idroelettriche per il rinnovo di concessioni (una decina quelle in scadenza a partire dal 2010) i cui termini si vogliono rinegoziare, intendendo oramai superate le condizioni sancite 60 anni fa.
In Provincia di Sondrio insistono 310 opere di captazione, 39 grandi impianti idroelettrici di produzione e 32 di media produzione, 500 km di condotte e canali, 800 km di elettrodotti e 56 dighe con una capacità di accumulo complessiva di oltre 400 milioni di metri cubi, che permettono una produzione idroelettrica pari a circa il 12% del totale nazionale. «Lo sfruttamento delle acque per la produzione di energia idroelettrica interessa oltre il 90% del totale delle portate disponibili», dichiara Damiano Di Simine, responsabile nazionale della campagna «Carovana delle alpi», che si occupa di denunciare gli eccessi di sfruttamento dellambiente naturale. «Il successo è venuto dal basso, grazie al comitato popolare dello Iaps (intergruppo acque Provincia di Sondrio) e dal lavoro svolto dai nostri parlamentari. Lacqua è il bene più prezioso che possediamo e rappresenta una fonte di reddito importante per questa provincia a forte vocazione turistica», ha detto il presidente Sertori, soddisfatto del blocco delle captazioni ottenuto, nel marzo scorso. In pratica sono stati individuati i tratti di corsi dacqua che, per particolare criticità, sono esclusi dalla possibilità di derivazione idroelettrica, con deroghe limitate alle esigenze di piccola produzione.
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