Il Vasco Rossi mai visto prima nelle fotografie di Guido Harari

Vasco coi capelli impomatati e con il trucco da «glam rock»; Vasco ruvido e scapigliato; Vasco travestito da boss dell’industria discografica, Vasco in versione fotomodello, posa plastica e petto villoso che spunta attraverso un’impeccabile giubba nera; Vasco in studio in versione country e poi tante immagini (alcune inedite) belle e strane rubate durante i suoi concerti. Per non dire dei quattro cd che condensano il suo verbo rock passando da Ultimo domicilio conosciuto a Canzone, da Vita spericolata a Bollicine, da Sarà migliore a Siamo solo noi. Un’abboffata per i fan il nuovo libro-disco (lo chiamano «ear book») Vasco! pubblicato da Guido Harari, fotografo dei grandi del rock. «Vasco è il soggetto ideale - sottolinea Harari - è una scoperta continua perché è sempre se stesso. Cerca sempre di stabilire una situazione di gioco e di entertainment come quando è sul palco. Abbiamo costruito e reinventato il personaggio attraverso scatti che vanno dal 1985 ai primi anni 90».

E Vasco che pensa di tutto questo? «È gasatissimo, anche perché la sua collaborazione è stata fondamentale. L’ho coinvolto e ho voluto che approvasse ogni pagina». E nell’ultima ha scritto di suo pugno «Al Vasari del rock. Guido “the best” (la bestia)».

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