Comastri: "La bandiera dell'Europa? È ispirata alla Madonna"

Il cardinale noto per la recita del rosario ha raccontato la storia del simbolo dell'Ue ed ha svelato la sua ispirazione religiosa

Comastri: "La bandiera dell'Europa? È ispirata alla Madonna"
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Quest'anno risalgono i 20 anni dall'approvazione del Trattato costituzionale europeo che viene ricordato anche per l'assenza del richiamo alle radici giudaico-cristiane nel preambolo. Quella decisione provocò grande amarezza Giovanni Paolo II che commentò contrariato: "non si possono tagliare le radici dalle quali proveniamo”. Eppure l'impronta della tradizione cristiana è visibile nel simbolo per antonomasia dell'Unione Europea, la bandiera con le stelle gialle su sfondo blu. Infatti, non tutti sanno che la bandiera che ben conosciamo venne disegnata da Arsène Heitz nel 1950 è ispirata alla corona di dodici stelle della Madonna come dichiarato dallo stesso autore nel 1987.

Il racconto di Comastri

L'ispirazione della bandiera Ue dalla figura di Maria è stata rivendicata dal cardinale Angelo Comastri, già arciprete della basilica di San Pietro in Vaticano nonché vicario generale emerito di Sua Santità per la Città del Vaticano. Il porporato toscano, protagonista di un seguitissimo "Santo Rosario" trasmesso da Telepace, ha raccontato l'origine della bandiera che vediamo esposta negli edifici pubblici. Nel 1950 il Consiglio d'Europa, da poco istituito, bandì un concorso per la realizzazione di una bandiera aperto a tutti gli artisti. Vi partecipò e vinse il disegnatore francese, originario dell'Alsazia, Arsène Heitz che presentò un bozzetto per il quale si era ispirato alla Madonna. L'artista, cattolico e devoto a Maria, in quel periodo stava leggendo la storia di santa Caterina Labourè, novizia protagonista di un'apparizione mariana nella cappella di Rue de Bac a Parigi. Il racconto impressionò a tal punto Heitz che volle procurarsi sé e per la moglie la "medaglia miracolosa" legata a queste apparizioni. In questa medaglia, che la Madonna avrebbe chiesto di realizzare alla novizia, compariva l'immagine di Maria e dodici stelle. Quelle stelle colpirono il disegnatore che le inserì nel bozzetto, sebbene gli Stati del Consiglio non fossero dodici.

Nel racconto del cardinale Comastri viene evidenziato un altro dettaglio: a scegliere, a sorpresa, quel disegno fu Paul Michel Gabriel, Baron Lévy, direttore dell'informazione del Consiglio d'Europa. Lévy, infatti, era a capo della commissione giudicante del concorso ed oltre ad essere ebreo era anche un sopravvissuto all'Olocausto. Fu sempre lui, peraltro, a difendere le dodici stelle nonostante la differenza col totale di Stati membri ricordando come quel numero fosse simbolo di pienezza.

Heitz rivelò l'ispirazione mariana del disegno a padre Pierre Caillon incontrandolo nel 1987 a Lisieux e gli confidò: "Mi sentii ispirato da Dio nel concepire un vessillo tutto azzurro su cui si stagliava un cerchio di stelle, come quello della medaglia miracolosa. Cosicché la bandiera europea è quella di Nostra Signora".

Il cardinale virale

Il cardinale Comastri, che non utilizza personalmente i social network ma ha diverse pagine di fan a lui dedicate, ha raccontato più volte in omelie, interviste, meditazioni ed anche nei suoi libri questo episodio. Di recente, raccontando l'ispirazione religiosa del disegno in una registrazione del suo Rosario che vai in onda su Telepace, ha sfoggiato un'esemplare della bandiera dell'Unione Europea. Lo spezzone di questo video è diventato virale sui social ed ha contribuito a far conoscere ad un pubblico più vasto una storia che finora conoscevano in pochi.

Non è la prima volta che Comastri dà prova di capacità comunicative: durante la pandemia, il suo rosario recitato nella Basilica di San Pietro di cui all'epoca era arciprete aveva avuto un grande successo di pubblico ed era diventato un momento irrinunciabile per tanti fedeli nel momento della sofferenza.

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