Padre Edgard Rimaycuna, chi è il nuovo segretario personale di Papa Leone XIV

36 anni cileno è Padre Edgard Rimaycuna il nuovo segretario personale di Papa Leone XIV che molti considerano il suo uomo ombra. Ecco chi è

A destra una foto social di Padre Edgard Rimaycuna (Fonte social)
A destra una foto social di Padre Edgard Rimaycuna (Fonte social)

Ha 36 anni e arriva da Chiclayo, in Perù. Fino a poco tempo fa era segretario del Prefetto del Dicastero per i Vescovi, ma oggi ricopre un ruolo di primo piano: è il nuovo segretario personale di Papa Leone XIV. Si chiama Edgard Iván Rimaycuna e ha già attirato l'attenzione accompagnando il Pontefice nelle sue prime uscite ufficiali, prima a Genazzano e poi alla Basilica di Santa Maria Maggiore il 10 maggio scorso. Un nome, il suo, destinato a farsi strada negli ambienti vaticani.

La differenza con Papa Francesco

Durante il pontificato di Papa Francesco, era consuetudine cambiare spesso i collaboratori più stretti. Negli ultimi anni della sua vita, Bergoglio si avvaleva dell’aiuto di tre segretari, l’ultimo dei quali, Juan Cruz Villalón, non venne mai ufficialmente presentato ma fu la presenza costante e discreta accanto al Papa argentino nell’ultimo anno. Con Papa Leone XIV, invece, si assiste a un ritorno al modello tradizionale del segretario particolare: una figura centrale che gestisce l’agenda del Pontefice, ne media i contatti ed è il perno della vita quotidiana nell’Appartamento Papale.

L'amicizia con Papa Leone XIV

Il legame tra Papa Leone XIV e Edgard Iván Rimaycuna ha radici lontane, risalenti al 2006, anno in cui Rimaycuna iniziò il suo cammino vocazionale nel seminario Santo Toribio de Mogrovejo a Chiclayo. In quegli anni Robert Prevost, oggi Leone XIV, era priore degli agostiniani, ma manteneva uno stretto rapporto con il Perù, dove aveva svolto il suo ministero missionario in due periodi distinti: dal 1985 al 1987 e poi ancora dal 1988 al 1999.

Il suo mentore

Prevost divenne presto una figura di riferimento per Rimaycuna, svolgendo un ruolo decisivo nella maturazione della sua vocazione. Quando tornò in Perù, a Chiclayo, inizialmente come amministratore apostolico e poi come vescovo della diocesi, ebbe bisogno di un collaboratore fidato: fu così che Rimaycuna iniziò a lavorare al suo fianco. I due rimasero strettamente legati fino al 2017, anno in cui il giovane sacerdote si trasferì a Roma per approfondire gli studi presso il Pontificio Istituto Biblico. Nonostante la distanza, il loro rapporto non si è mai interrotto. Nel 2023, quando Papa Francesco nominò Prevost prefetto del Dicastero per i Vescovi, questi volle accanto a sé ancora una volta Rimaycuna, richiamandolo a Roma dalla Liguria, dove il sacerdote aveva trascorso un anno a Manassena.

Nell’aprile del 2023, Edgard Iván Rimaycuna pubblicava sui social una foto insieme al vescovo Robert Prevost, accompagnata da parole sentite: "Grazie mille, Monsignor Robert Prevost, per tutto, per avermi dato l’opportunità di lavorare al suo fianco, ma soprattutto per la sua amicizia e fiducia. Prima che mio Vescovo, mio Amico. Buon viaggio e un forte abbraccio! Oremus ad invicem!". Solo pochi mesi dopo, a ottobre, era già a Roma, incaricato di seguire l’agenda del nuovo prefetto del Dicastero per i Vescovi.

Negli ultimi due anni, Rimaycuna ha rappresentato una presenza riservata accanto al cardinale Prevost. Si è occupato con discrezione della gestione quotidiana degli impegni, restando lontano dai riflettori. Protetto e guidato dal suo mentore, ha evitato il coinvolgimento diretto nelle questioni più delicate, che Prevost ha sempre affrontato in prima persona. Figura silenziosa ma solida, Rimaycuna ha svolto un ruolo di supporto fondamentale, mantenendosi nell’ombra. Fino alla recente uscita pubblica a Genazzano, erano in pochi, persino negli ambienti vaticani, a conoscere il suo nome o la sua esistenza.

Il ruolo

La figura del segretario personale del Papa è diventata una consuetudine consolidata a partire dal 1903. Questo ruolo prevede l’assistenza quotidiana al Pontefice nella gestione dell’agenda e nell’organizzazione della sua attività ordinaria, garantendo che tutto proceda con ordine ed efficienza. In alcune fasi della storia recente, il peso di questa figura si è fatto particolarmente sentire: in diversi casi, i segretari papali sono stati percepiti come influenti al punto da risultare “ingombranti”, soprattutto durante gli ultimi anni del pontificato di Giovanni Paolo II e nel periodo di Benedetto XVI, quando il loro ruolo di filtro si rivelò cruciale.

La nuova gestione vaticana

Papa Francesco ha adottato un approccio differente, preferendo ruotare i suoi collaboratori diretti. Durante il suo pontificato, si sono avvicendati ben tre primi segretari, affiancati ciascuno da un secondo segretario – anche in quel caso, tre in totale – e da un terzo segretario. Una sorta di “piccola corte”, che però non era coinvolta nella gestione dell’agenda del Papa, ma si occupava esclusivamente dell’attività ordinaria.

Papa Leone XIV, invece, sembra voler ripristinare con decisione la figura tradizionale del segretario particolare.

Pur essendo ancora in fase di definizione del proprio gruppo di lavoro, ha già dimostrato piena fiducia nel 36enne la cui costante presenza accanto al Pontefice segnala non solo il ruolo centrale che avrà nella sua quotidianità, ma anche il forte legame di Leone XIV con il Perù.

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