
Quello di questi giorni si sta rivelando un pre-conclave dei veleni durante il quale ha tenuto banco il caso Becciu, ma che sta coinvolgendo anche altri porporati. In particolare il peruviano Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo emerito di Lima, che è ultraottantenne e quindi non entrerà in Sistina ma è arrivato comunque a Roma per partecipare alle congregazioni. La sua presenza ha fatto storcere la bocca a qualcuno per via di un'accusa di abusi compiuti su un giovane nel 1983 che aveva portato Francesco a sanzionarlo. La questione però è più complessa di come sembra.
L'accusa
Il cardinale Cipriani era stato informato di una denuncia a suo carico nell'agosto del 2018. La presunta vittima aveva raccontato l'episodio, che sarebbe accaduto nel 1983, in una lettera scritta al Papa nel 2018. Appresa la notizia, Francesco approvò delle misure disciplinari al cardinale relative alla sua attività pubblica, al luogo di residenza e all’uso delle insegne. Nel dicembre 2019 il nunzio apostolico in Perù comunicò verbalmente al cardinale che la Congregazione per la Dottrina della Fede aveva imposto le sanzioni, tra cui quella del silenzio e di risiedere fuori dal Paese. Il dicastero era competente in virtù del Motu Proprio Sacramentorum Sanctitatis Tutela. Cipriani lamenta però di non aver avuto modo di difendersi, ma ha accettato le disposizioni pur mettendo per iscritto che respingeva del tutto l'accusa. La presunta vittima aveva all'epoca dei fatti 17 anni e sarebbe stato toccato dal futuro cardinale che però ha sempre negato. L'episodio non è mai stato denunciato alla giustizia civile. Essendo stati superati i termini per la presentazione di una denuncia sui fatti accaduti nel 1983, il caso sarebbe andato in prescrizione.
La riabilitazione
Il 4 febbraio 2020 il cardinale Cipriani fu ricevuto dal Papa che gli consentì, a suo dire, di tornare appieno al suo ministero sacerdotale e quindi anche ai suoi compiti di cardinale. Tant'è che il cardinale ha raccontato come, dopo essersi stabilito a Roma, ha svolto il suo incarico di membro del Dicastero delle Cause dei Santi fino al compimento degli 80 anni.
La polemica
Lo scorso gennaio, quando la vicenda è emersa in un'inchiesta de El País, il direttore della Sala Stampa Matteo Bruni ha sostenuto che "benché in occasioni specifiche siano stati accordati alcuni permessi per venire incontro a richieste dovute all’età e alla situazione familiare del cardinale, allo stato attuale, tale precetto risulta essere ancora in vigore". Quindi per il portavoce vaticano le imposizioni al ministero pubblico del cardinale sarebbero ancora attive, per Cipriani invece no tant'è che si è presentato a Roma in questi giorni di pre-Conclave ed ha sfilato con gli altri membri del sacro collegio rendendo anche omaggio alla tomba del defunto Francesco a Santa Maria Maggiore in abiti cardinalizi.
Una circostanza che ha suscitato le proteste dei suoi non pochi nemici: Cipriani, esponente dell'Opus Dei, ha un orientamento ben lontano da quello del suo successore a Lima, il cardinale Carlos Castillo Mattasoglio anch'egli presente a Roma per il conclave.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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