Il vecchio e il bambino falliscono l’impresa

Il vecchio e il bambino falliscono l’impresa

Impresa? No, we can’t. E bye bye Coppa Uefa. Nell’inferno di ghiaccio di Kharkiv, una Sampdoria rimaneggiata esce sconfitta per 2-0 e saluta mestamente il palcoscenico europeo. A nulla è valso l’esperimento gucciniano di affidare l’attacco doriano al vecchio Bellucci e al bambino Marilungo: già nel primo tempo i padroni di casa del Metalist arrotondavano la rete dell’andata con un secco uno-due grazie alla gentile collaborazione di Mirante (tiro tutt’altro che irresistibile di Valyaev al 31’ e punizione da distanza siderale di Jackson al 41’) e rendevano vane le - peraltro flebili - speranze blucerchiate di accedere agli ottavi.
Mirante voto 4,5: Essere un portiere e non usare le mani ha del paradossale. L’eroe del «Friuli» si prenota un epilogo di stagione da bordocampista.
Campagnaro voto 6: Al rientro dopo quasi due mesi di astinenza, il redivivo Hugo ricorda - e si ricorda - di non essere ancora una vecchia gloria. Ci sarà bisogno di lui.
Gastaldello voto 5,5: Edmar e Valyaev lo bruciano con Da Costa in occasione del fulmineo vantaggio. Per il resto, ordinaria amministrazione.
Da Costa voto 5,5: «La forza non è un rimedio» disse John Bright a Birmingham. Aveva ragione. Ma l’ex viola è giovane e chi se lo accalappierà in futuro ci potrà lavorare su.
Padalino voto 6,5: Fa più chilometri che un treno sulla linea del San Gottardo anche se non riesce quasi mai a pungere. (37’ s.t.) Mustacchio s.v.: Una manciata di minuti buona per esordire in Europa.
Stankevicius voto 5,5: Casa sua dista «soltanto» 15 ore d’auto e al freddo dovrebbe essere abituato. In realtà, figura a sorpresa tra i più imballati. (19’ s.t.) Pieri 5,5: Zero possibilità per carburare.
Dessena voto 6: Piazzato a protezione della propria retroguardia, tira fuori lo spirito battagliero, non sfigurando e proponendosi in avanti con assidua continuità.
Sammarco voto 5,5: Parte spigliato, chiude come più o meno sempre in questa stagione: male e con nervosismo. (19’ s.t.) Franceschini voto 5,5: Si piazza là in mezzo e fa quel che può.
Ziegler voto 6: Accorto e diligente. E nulla più.
Marilungo voto 7: Le occasioni migliori capitano sui suoi piedi. Il pregio è farsi trovare lì, il difetto non buttarla dentro. Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette.
Bellucci voto 5,5: Claudio se n’è andato e non ritorna più. Speriamo di no, intanto l’involuzione continua.
Mazzarri voto 6: Con Palombo, Cassano e Pazzini davanti alla tv, impossibile chiedere di più al suo undici estemporaneo che, malgrado il passivo, ci mette almeno la voglia e la freschezza assenti otto giorni fa. Fuori dai giochi a dodici stelle, il prestigio ci rimette ma le gambe del Doria senz’altro ci guadagneranno.


Kircher voto 5,5: Pignola ai limiti della sopportazione, la giacchetta grigia tedesca vede irregolarità ad ogni azione. Spezzetta il gioco manco fosse Lucio Fontana. E meno male che in Europa gli arbitri dovrebbero essere meno fiscali.

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