Stavolta non è la Procura a puntare il dito contro il terreni inquinati di Santa Giulia. A mettere i sigilli sono Asl e Arpa che, dopo aver analizzato le aree, non possono che emettere un verdetto: lasilo del quartiere non può aprire. Troppo pericoloso far giocare i bambini sul terreno non bonificato. Quelle dei tecnici non sono certo apprensioni da genitori ma allarmi avallati dai dati. Nellarea dellasilo, a cui sarebbero già iscritti 130 bimbi, sono stati trovati vari veleni: policloruro di finile, solventi clorurati vari metalli e gas interstiziali in quantità eccessive.
Lassessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli, che ad agosto aveva dato precise garanzie alle famiglie sullapertura della scuola in base ai risultati delle prime analisi, non crede ai suoi occhi: «Non mi aspettavo tanta irresponsabilità da parte dei costruttori. È vergognoso che sia stato utilizzato un terreno del genere per un asilo». Il sindaco Moratti precisa che la scuola resterà chiusa «finché non ci saranno precise garanzie per la salute». Intanto i bambini iscritti saranno dirottati in altri istituti e da lunedì lufficio iscrizioni contatterà le famiglie per concordare una soluzione alternativa.
I sopralluoghi, cominciati ieri, proseguiranno per i prossimi giorni: ci vorranno due settimane per mettere a punto tutti gli accertamenti del caso. Dopo di che si potrà procedere con la bonifica dei terreni.
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