Veltroni promise: «Nuova tratta il 1° marzo» Ma per Grotte Celoni è un percorso a ostacoli

Oltre alla carenza di personale, molti dubbi rimangono anche sul nuovo tratto di ferrovia, quello che collega l’attuale capolinea, «Grotte Celoni», con «Pantano». Sono sei le nuove stazioni, «Fontana Candida», «Borghesiana», «Bolognetta», «Graniti», «Finocchio» e «Pantano Borghese», per un totale di cinque chilometri. Ma, da quel che trapela da Met.Ro., sono molti i problemi sulla linea. Il principale è rappresentato dalla galleria tra «Graniti» e «Finocchio». Per un tragitto di circa 800 metri, compresi i circa 500 del tunnel, non c’è campo per i telefonini cellulari. Questo significa che, in caso di guasti, il personale alla guida non sarebbe in grado di segnalare al treno successivo il problema. Infatti, sui convogli non c’è alcun dispositivo che permetta di comunicare con le stazioni. Inoltre, come se non bastasse, i treni entrano a malapena nella galleria. Chi ha provato il percorso garantisce che gli specchietti retrovisori rischiano di toccare la parete. Così, in caso di sosta forzata al suo interno, i passeggeri difficilmente potrebbero scendere e uscire a piedi dal traforo. La stazione di «Finocchio», poi, non sarebbe ancora pronta. I lavori procedono a rilento e, a meno di un miracolo, non potrà aprire al pubblico il primo marzo. Se a questo aggiungiamo che proprio a Finocchio era presente, fino al 1996, quando era ancora in funzione tutta la linea, la sottostazione che consentiva la conversione della corrente che permetteva ai convogli di arrivare al capolinea, il dubbio è legittimo: è stata pensata un’alternativa? Quella di «Centocelle», infatti, è insufficiente per giungere fino a Pantano.
E chiudiamo questa carrellata sulla ferrovia ex concessa proprio con il capolinea. A livello dei treni mancano i bagni del personale. Ciò significa che il macchinista in caso di necessità dovrà scendere al piano di sotto perdendo tra i 10 minuti e un quarto d’ora ogni volta. Inoltre, anche se sembra assurdo vista che la struttura è completamente nuova, manca lo spazio apposito per il personale. I progettisti non hanno pensato agli uffici per i capistazione e i manovratori. Così in queste ore gli operai stanno montando in fretta e furia dei container ad hoc.

Proprio come è già successo tempo fa per «Grotte Celoni». In queste condizioni è difficile pensare che il nuovo tratto possa aprire tra appena tre giorni. Sarà per questo che sul sito di Met.Ro. (www.metroroma.it) si evita accuratamente di pubblicizzare la novità?

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