
È tempo di vendemmia in Lombardia dove, secondo le prime stime, è previsto un aumento di circa il 10 per cento nella quantità delle uve rispetto allo scorso anno, quando sulla produzione avevano pesato nubifragi e grandinate. Lo ha annunciato la Coldiretti lombarda, in occasione del taglio dei primi grappoli in provincia di Pavia, maggiore area vitivinicola della regione, all'azienda agricola De Filippi a Oliva Gessi. Il raccolto è stato di uve di Chardonnay per basi spumante "la cui maturazione è stata accelerata dalle alte temperature, che in Oltrepò Pavese hanno fatto anticipare l'inizio della raccolta di dieci giorni rispetto alla passata stagione - ha detto la Coldiretti - Per il vino lombardo ci si attende un lieve aumento produttivo con una qualità soddisfacente, nonostante proprio nel Pavese siano ancora da valutare con precisione le conseguenze sulle uve degli attacchi di peronospora dello scorso anno". Nella nostra regione sono oltre 20 mila gli ettari coltivati a vitigni, destinati per circa il 90 per cento a vini di qualità grazie a 5 docg, 21 doc e 15 igt.
A livello nazionale la produzione di vino dovrebbe aggirarsi quest'anno intorno ai 45 milioni di ettolitri, con una qualità tra il buono e l'ottimo, ha divulgato Coldiretti.
"Lungo la Penisola siccità e maltempo hanno condizionato in alcuni territori le rese ma senza pregiudicare la qualità, così come i problemi legati a malattie come peronospora e oidio sono risultati inferiori rispetto alle preoccupazioni iniziali, oltre agli attacchi degli insetti alieni. Fenomeni che hanno pesato comunque sui costi di produzione, dall'acqua alle strategie di protezione delle uve. Ma l'avvio della vendemmia è in un momento delicato a causa dei dazi Usa che vanno a colpire il mercato".