Napoli Che la pubblicità sia lanima del commercio è risaputo ma i megaposter che la società Artrade si appresta a vendere (a 250mila euro al mese), stanno generando una nuova polemica a Napoli, che coinvolge, manco a dirlo, il Comune, ma anche il Demanio e la sovrintendenza. I megaposter della discordia andranno a coprire la facciata di Castel dellOvo (nella foto). In cambio, lArtrade, sponsorizzerà i lavori di restauro della facciata del Castello, che resterà coperta per tutta la durata dei lavori.
Nel 2006 lArtrade fa istanza al Demanio, proponendo «di sponsorizzare integralmente il restauro del paramento murario» del Castello. Preventivo, 650mila euro, durata, 16 mesi. Il Demanio esprime parere favorevole e poi anche la sovrintendenza per i beni architettonici e il Comune, per le proprie rispettive competenze, dicono sì. Ma cè un ma, sollevato da ambienti politici e intellettuali. Il consigliere comunale, di Fi, Raffaele Ambrosino, insorge. «Gli sponsor sono positivi per riqualificare le opere pubbliche ma, lArtrade non lo è: uno sponsor reclamizza se stesso, non altri e ci guadagna in immagine, non in denaro». Invece, nel caso in cui la Artrade riuscisse a vendere ogni mese i cartelloni, andrebbe a incassare 4 milioni di euro.
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