Vendetta, tremenda vendetta. «Per colpa dei cornetti» dice lui, l’innamorato deluso, tradito e abbandonato che si ritrova in testa un cespuglio di problemi cresciuti in fretta, negli ultimi mesi di una relazione che, all’inizio, pareva un bijoux. «Invece, quella lì... Me l’ha fatta grossa. Pensare che l’amavo, la coccolavo, la stringevo e - sospira - la fotografavo. Già, la fotografavo. Col cellulare. Perfino in quei momenti lì, che mi sembrava che le piacessero tanto. Fedifraga, peripatetica, ecco cosa sei. Ma non puoi nemmeno immaginare cosa t’aspetta! Scemo che sono, come ho fatto a non pensarci prima?». Prima no, ma dopo ci ha pensato, eccome: s’è messo davanti al computer, due colpi bene assestati - «fossero stati così anche quelli...» -, è entrato nel sistema, ha diffuso i messaggi. Si sa come va con internet: non fai a tempo a cliccare, che già ti hanno visto, letto e replicato all’infinito.
Succede anche a quelle foto che immortalano lei in varie pose originali, naturali, bio. Chi l’ha viste ammette che va be’, i due si agitano in auto, gli spazi sono quelli che sono, la forma fisica difetta, la luce d’insieme è fioca, ma insomma, lei fa la sua figura, e lui collabora (solo col cellulare, sai che pacchia!). Uno show per chi s’accontenta e non gode. Ma come vendetta, dice sempre lui, funziona: «La buonadonna, la sbatto in tutto il web - minaccia il fidanzato prima di affidarsi al coiffeur-giardiniere -, la faccio entrare nell’ipertesto, la faccio uscire dall’equivoco. Si pentirà, oh se si pentirà!». Lui, spezzino particolarmente tenace, ci si mette d’impegno: recupera le immagini che aveva gelosamente conservato in archivio sul telefonino, e le mette in circolo per il sollazzo degli internauti. Che decretano subito un successo strepitoso, con migliaia di contatti entusiasti e voyeur scatenatissimi, anche per via della gratuità dello spettacolo, e - perché no? - della qualità della protagonista, esposta al pubblico in tutte le sue prorompenti caratteristiche anatomiche. Non finisce qui, la vendetta: il fidanzato deluso arriva al punto di pubblicare nome, cognome e numero di cellulare della ex.
Col risultato sperato: una valanga di telefonate alla donna, con richieste di prestazioni originali, trasparenti, senza veli. Solo che lei, la protagonista inconsapevole del video-porno, non ci sta neanche un po’, e minaccia di passare al contrattacco e denunciare il fatto e l’autore all’autorità giudiziaria. Gli estremi del reato ci sono tutti: diffamazione, ingiurie, calunnie, insulti, violazione della privacy. Roba da risarcimento danni milionario.
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