Venerdì o sabato via all’udienza Sentenze pronte per il 27 o il 28

Questa sera scadranno i termini per la presentazione dei ricorsi alla Corte Federale che aprirà i lavori al Parco dei Principi, lo stesso albergo in cui Ruperto ha letto le sentenze della Caf, venerdì mattina o al massimo sabato mattina. I difensori che hanno chiesto gli atti avranno tempo fino a domani sera per il deposito dei ricorsi, mentre i due giorni successivi, mercoledì e giovedì, serviranno alla Corte Federale, presieduta da Piero Sandulli, componente anziano in sostituzione dell’autosospeso Pasquale Di Lise, per la notifica dei ricorsi alle parti terze interessate (Lecce, Messina, Treviso, Bologna, Brescia e Arezzo avevano chiesto l’ammissione al processo di primo grado) in modo da consentire la preparazione delle controdeduzioni. Indispensabile a questo punto un giorno di pausa tecnica, per preparare gli incartamenti, rielaborare gli atti e predisporre l’avvio del dibattimento. Ecco perché il sabato mattina appare la giornata più indicata, salvo che Sandulli voglia imporre un ritmo celere al processo, in considerazione anche della data off limits del 25 luglio imposta dall’Uefa. È interesse dei club accelerare i tempi, non solo del Commissario Rossi che, in caso contrario, si vedrebbe costretto a consegnare all’Uefa i nomi dei club che parteciperanno alle coppe europee in base alla classifica stilata dopo i verdetti della Caf.

Prolungandosi i tempi, la Corte federale potrebbe emettere il verdetto giovedì 27 o addirittura venerdì 28: sentenze, con motivazioni a seguire nei giorni successivi. Poi toccherà alla Camera di Conciliazione del Coni, al Tar del Lazio, al Consiglio di Stato e, perché no, al Tas e alla Corte europea di Strasburgo e al Tribunale dei diritti dell’uomo a L’Aia.

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