Venezuela, l'arcivescovo di Caracas: con Chavez si rischia la dittatura

DOPO L'APPROVAZIONE DEL PACCHETTO LEGGI PRIMA DI AVVIO LEGISLATURA

L'arcivescovo di Caracas, card. Jorge Urosa Savino, denuncia che i poteri straordinari assunti dal presidente Hugo Chavez all'approssimarsi del Natale rischiano di trasformare il Venezuela in una «dittatura totalitaria». «Purtroppo l'attuale governo sta occupando tutti gli spazi, per questo diciamo che è una tendenza totalitaria. Si stanno prendendo tutto e fanno leggi sempre più restrittive verso i cittadini. È del tutto negativo, non c'è nella Costituzione, credo che sarebbe un gran danno al paese», ha detto il porporato intervistato in questi giorni da diversi mass media. Senza citare mai espressamente Chavez, Urosa Savino ha invitato i vertici del paese a considerare «la grande responsabilità che avranno di fronte alla storia e di fronte a Dio se proveranno ad imporre una dittatura totalitaria». «Ma quale dittatura! Fatemi lavorare per il popolo!», ha risposto Chavez, che in passato ha già avuto diversi scontri verbali con la Chiesa cattolica ed ha definito il cardinale Urosa Savino un «troglodita». L'arcivescovo di Caracas ha anche lanciato l'idea di una «resistenza pacifica, che non significa rassegnata o passivo, ma attiva» e, pur precisando di non voler indicare come si debba articolare questa resistenza, «perché non sono un politico», ha sottolineato che la costituzione venezuelana stabilisce principi come «la libertà di coscienza e di espressione e il diritto di proprietà». Prima della pausa natalizia Chavez ha ottenuto l'approvazione di un pacchetto di una ventina di leggi che, tra l'altro, limita la libertà dei mass media indipendenti, aumenta la possibilità di censura sui siti internet, espande il controllo statale sulle università e filtra i finanziamenti esteri ai gruppi impegnati nella promozione dei diritti umani. Inoltre, Chavez ha ottenuto la autorizzazione a governare per decreto nel prossimo anno e mezzo. Protestano gli esponenti dell'opposizione. «Quello che sta facendo l'assemblea nazionale è approfittare del Natale per approvare leggi alle spalle del paese», ha detto il parlamentare Julio Borges citato dall«Associated press'. »Hanno approvato leggi che servono solo a concentrare il potere«. Migliaia di studenti hanno preso parte ad un corteo di protesta giovedì scorso.

Chavez ha accelerato l'adozione del pacchetto di leggi prima che inizia una nuova legislatura, il prossimo 5 gennaio, quando si insedierà un nuovo Parlamento con 65 esponenti dell'opposizione. Le prossime presidenziali sono fissate per il 2012.

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