Il verde è una priorità del Comune, anche in via Fauché

2 METROPOLITANA

Troppo poche

le scale mobili
Scrivo a proposito delle nostre metropolitane. Si stanno progettando le nuove linee, ma non si pensa di aggiornare o meglio di rendere finalmente "normali" quelle esistenti. Pare che i nostri progettisti non viaggino e non vedano come sono organizzate le metropolitane nelle grandi città come Londra, Parigi, Mosca, San Pietroburgo... dove si trovano scale mobili sia in salita che in discesa.
Pensate al biglietto da visita che riceve chi arriva alla Malpensa: tutto bene scale mobili e tapis-roulants; shuttle per la città: molto bene; arrivo a Cadorna: disastro. Passato il suk allestito all'uscita, per raggiungere la metropolitana rampe di scale in discesa da affrontare trascinando i bagagli. Qualcuno dei nostri amministratori, possibilmente non più giovanissimo, ha mai provato?
In compenso si è scialato sul numero degli accessi: nella sola Piazza San Babila se ne contano 8 o 9. Per non parlare di Corso Buenos Aires dove per fare posto agli accessi alla metropolitana si è fortemente ostacolato il transito dei pedoni (vedi Lima). Quindi: meno buchi e più scale mobili sia in salita che in discesa anche sulle linee già esistenti.
Antonio Giuliani
2 SERVIZIO SOSPESO

Chi pulirà i graffiti

fino a settembre?
Egregio sindaco, leggo nelle pagine della Cronaca milanese del Giornale, che il servizio dell'Amsa per la cancellazione dei graffiti dai muri sarà sospeso fino a settembre. Mi domando come verranno ripuliti i muri ancora sporchi e come verrà rimessa a nuovo la città dopo i cortei del 25 aprile e del 1° maggio.
Mario Toller
2 TROPPA INCIVILTÀ

Serve pubblicità

contro i maleducati
Caro sindaco, apprezzo molto quello che sta facendo per Milano e la ringrazio, ma due cose mancano alla mia Milano per essere bella e vivibile: ahimè, l'educazione degli abitanti e il superamento della eccessiva burocrazia.
Suggerirei dei veloci spot televisivi e un po' ossessivi, tipo: va in scena una persona colta in fragrante maleducazione (mentre getta della carta o sputa o non pulisce le deiezioni del proprio cane...) e una voce in sottofondo dice «solo gli idioti si comportano così». Ma deve essere martellante.
Perdoni lo sfogo di una oversettanta, milanese di Via Lupetta, nata in trasferta per la guerra, ma pur sempre milanese.
La ringrazio e le auguro un altro mandato.
2 RIQUALIFICAZIONE

Via Imbonati

come via Padova
Carissimo sindaco, in merito all’ordinanza che riguarda l’apertura di negozi e attività commerciali, ho letto con piacere sui quotidiani che dopo via Padova, il decreto sarà esteso anche in altre vie/zone critiche della nostra città. Finalmente una buona notizia.
Personalmente mi interessa la via Carlo Imbonati, dato che abito in zona e poi tengo molto alla mia amata città. Faccio però presente che si è aspettato troppo tempo prima di emettere un’ordinanza di questo genere, però meglio un provvedimento tardivo piuttosto che nessuna regola da far applicare.
Mi auguro e auspico nell’interesse di tanti milanesi che vengano sistematicamente effettuati rigidi controlli poiché non è più tollerabile che numerosi esercizi commerciali, gestiti ovviamente da stranieri, siano aperti 7 giorni su 7 e sino a tarda ora, con tutti i problemi che poi ne derivano. Confido venga fatto un ulteriore passo in avanti riguardo la riqualificazione del quartiere poiché come immagino ne siete ben a conoscenza in Comune. Le abitazioni situate nei primi numeri civici della via sono a forte rischio agibilità ed è un vero peccato che con l’avvento positivo del complesso Maciachini Center vi siano ancora situazioni di degrado che non fanno certamente onore a Milano.
Alberto
2 ZINGARI E SPORCO

La zona 13

va bonificata
Gentile signora Moratti, mi dispiace inviarle questa lettera di doglianza. È infatti con grande tristezza che quotidianamente osservo il destino della ex zona 13. Mi permetta di osservare che questa parte della città è sempre stata ben poco premiata. Basta pensare alla Montedison di Linate e alla Redaelli di Rogoredo che hanno offerto lavoro a tante persone concentrandole però in agglomerati spesso poco dignitosi, come i terrificanti palazzi di via Salomone sorti dopo l'abbattimento delle case minime; che miglioramento! Basta pensare all'inceneritore e all'eterno accampamento nomadi di via Zama sui quali ogni commento è superfluo.
E ora? Tanti edifici dismessi dimora di topi e delinquenti: e sono tali da anni. Lo schifo (scusi) attorno all'ortomercato. Le tante promesse, ad esempio quella di Montecity, mai mantenute. E nulla cambia, rimane solo la tristezza di questa parte della città a 4 chilometri da piazza Duomo.
Una lettrice
2 MARIO PAGANO

Quasi mai usato

il parcheggio pullman
Gentile sindaco, prima di tutto grazie per la dedizione con cui opera nella nostra amata città, che desideriamo sempre più vivibile. A tal proposito le sottopongo un problema che riguarda i parcheggi. Dove abito, sopra la fermata della metro di Mario Pagano esiste una grande parcheggio con un’ampia zona per i pullman, che risulta sempre vuota visto che usano fermarsi in centro, ad esempio in via Larga e in largo Augusto, congestionando notevolmente il traffico. Non sarebbe possibile dirottare i mezzi negli spazi di Mario Pagano e far così usare la metro ai turisti che si devono recare in centro?
In caso contrario, si ripristini l’intero parcheggio alla sosta delle auto, visto che la zona è carente di posti-macchina per i non residenti.
G.Pardini
2 SUI MEZZI PUBBLICI

Pago per il mio cane,

ma viaggio in piedi
Signora Moratti, la prego di spiegarmi perché devo pagare un biglietto del tram anche per il mio chihuahua, che tengo in braccio, e non fate niente per contrastare tutti quelli che non pagano il biglietto sugli autobus, basta controllare le linee 90/91, la 56 e la 53 e così via. Quei sozzoni, spesso extracomunitari, spintonano e corrono a sedersi e chi, onesto come me, va alla macchinetta per obliterare, resta in piedi anche se ha superato i 70 anni mentre quelli seduti sono tutti giovani che ti guardano con aria di sfida e derisione. Che schifo l'Italia e Milano.
Carla
2 ISTITUZIONE

L’Asilo Mariuccia

non deve chiudere
L’Asilo Mariuccia non deve chiudere. Sono un’insegnante, da anni abito vicino alle comunità dell’Asilo Mariuccia, ho conosciuto personalmente e sono fiera di aver aiutato ragazze e ragazzi ospiti della comunità. Leggo con stupore sulle pagine del Giornale che questa istituzione chiude per «mancanza di fondi».
La cosa però mi stupisce perché la stessa realtà sta ristrutturando un’elegante palazzina sita in via Porpora.

L’istituzione è in crisi o ha deciso di investire diversamente i suoi soldi? Come cittadina chiedo al mio sindaco di far luce sulla chiusura e sulla destinazione d’uso degli immobili donati dai milanesi ai ragazzi sfortunati.
Maria

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