Verdiglione, dissequestrate le due ville

Il Tribunale del Riesame di Milano ha annullato il sequestro e sciolto i sigilli a Villa San Carlo Borromeo e di Villa Rasini Medolago, le due dimore storiche in provincia di Milano del valore di circa 300 milioni di euro, a cui la Guardia di finanza lo scorso 7 giugno aveva posto i sigilli. Un provvedimento scattato nell’ambito dell’inchiesta che vede indagato lo psicanalista Armando Verdiglione, la moglie Cristina Frua De Angeli e altre ventiquattro persone per una frode di 3 miliardi. Il ricorso era stato presentato dagli avvocati Vittorio Virga e Lucio Lucia che assistono lòa signora Frua De Angeli.
I giudici del Riesame, hanno restituito i due immobili di pregio, uno a Senago (sede di un lussuoso hotel, di un centro congressi, della Fondazione di Verdiglione e dell’Università del Secondo Rinascimento) e l’altro a Limbiate, alle società proprietarie riconducibili alla famiglia Verdiglione. I giudici si sono riservati di motivare il provvedimento.
L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Bruna Albertini, è stata chiusa con il deposito degli atti tre settimane fa quando vennero sequestrate le due ville.

Agli indagati la Procura ha contestato, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, truffa aggravata ai danni di istituti di credito e dello Stato e appropriazione indebita.

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