Quel Vermentino di Gallura che ricorda il mare della Sardegna

Aiutati dal vino, prodotto principe delle terre di Sardegna e così adatto a risvegliare le emozioni, si può far correre la mano al cavatappi per liberare le ultime creature Daw, "Degli Azzoni Wines"

Quel Vermentino di Gallura che ricorda il mare della Sardegna
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Con l'arrivo di agosto che (turisti a parte) intorpidisce Milano, il lusso di godersi una città più bella, talvolta indotto dal dover lavorare, può essere indorato dal ricordo di una vacanza trascorsa o dalla promessa di una in arrivo. Magari in Sardegna, terra da sempre così amata dai lombardi e particolarmente vocata agli struggimenti. E così, aiutati dal vino, prodotto principe di quelle terre e così adatto a risvegliare le emozioni, si può far correre la mano al cavatappi per liberare le ultime creature Daw, "Degli Azzoni Wines": due Vermentini di Gallura griffati "Almuniosa". Armoniosa, nell'arcaico dialetto gallurese per un "Simitria" docg classico e "Amina Fiara" docg superiore coltivati tra Trinità d'Agultu e Vignola tra querce secolari, sughere modellate dal Maestrale carico di salsedine, olivastri dalle radici profonde, rocce granitiche come chi qui è nato e le spiagge così note a chi ama il mare forte e selvaggio. Mirto, elicriso e ginepro i profumi inconfondibili, sapidi, pieni di energia e con note fruttate e minerali i Vermentini per accompagnare una fregola con le arselle o un branzino al sale. Detto del vino, va ricordato chi da una botte all'altra, anzi da una cantina all'altra, ha così meritoriamente proseguito il suo giro enologico d'Italia. Perché Valperto degli Azzoni (nella foto), nobile casata di origine toscana legata perfino ai Macchiavelli, ha saputo passare dalle Marche alla Sardegna, transitando per Trento, realizzando un progetto che colleziona nuovi brand enologici creati da lui e dal suo team. E così alle marchigiane vigne sulle colline di Macerata e alle venete di Treviso, ha aggiunto eccellenti bolle Metodo classico a Trento (Levide) e ora varca il Mediterraneo per approdare all'"indomita Gallura". Forse per aggiungere un pezzetto di risposta alla domanda che Valperto degli Azzoni rivolge a chi conversa con lui: "Come sarà il mondo del vino tra dieci o vent'anni?". Il cuore della sua filosofia di imprenditore non solo enologico che si interroga su cosa berranno le nuove generazioni.

Di certo c'è che oggi Valperto si ispira all'arte concettuale degli Acconci, Barring e Agnetti. E che stia volgendo sguardi attenti e forse anche accordi (motivo per cui entra in questa rubrica) ad alcune vigne a pochi chilometri da Milano. Si vedrà.

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