Vermi nel cibo della mensa a scuola: scoppia il caso a Marano

Il caso è esploso nel comune di Marano. Alcuni alunni della scuola primaria "G.Siani" si sarebbero ritrovati i vermi in un piatto di riso al sugo. L'episodio è stato denunciato ai carabinieri

Vermi nel cibo della mensa a scuola: scoppia il caso a Marano

I vermi nel pasto della mensa scolastica. Sarebbe stata questa la disdicevole disavventura in cui si sarebbero imbattuti alcuni alunni di una scuola primaria della città di Marano, comune alle periferia nord di Napoli. Immediata la denuncia di alcuni genitori alle forze dell'Ordine del Comando locale.

Incontri ravvicinati del terzo tipo, di quelli non graditi e parecchio disgustosi. Così, i giovanissimi studenti dell'Istituto Giancarlo Siani del 3°Circolo Didattico, sito in via Arturo Labriola, avrebbero fatto conoscenza con dei viscidi vermiciattoli bianchi - presumibilmente tarme del cibo o i cosiddetti "bechi" - durante l'orario delle lezioni. Ma non si sarebbe trattato dell'esito di un'indagine al microscopio condotta durante il laboratorio di scienze, bensì di una scoperta (decisamente indigesta) avvenuta durante la pausa pranzo. Perché, stando a quanto riferisce l'edizione odierna de Il Mattino, i piccoli invertebrati erano contenuti all'interno di una pietanza sigillata pronta per essere consumata. A quanto pare, i vermi sono stati rivenuti all'interno di un piatto di riso al pomodoro, attorno alle 13 di ieri 11 novembre. Appresa la notizia, un gruppo nutrito di mamme si sarebbe fiondato dai carabinieri per Comando di Marano per denunciare i fatti. E le autorità starebbero già adoperandosi alacremente per accertare la vicenda. Ma non si tratterebbe di un caso isolato. Situazioni analoghe sarebbero state riscontrate in altre scuole della stessa città di Marano e in quelle della confinante città di Mugnano.

Nella provincia di Napoli, il tema della mensa scolastica è particolarmente complesso e insidioso. L'amministrazione locale verserebbe in condizioni di grave dissesto economico, motivo per cui non ci sarebbero risorse da investire per l'erogazione di un servizio mensa alle scuole territoriali. In seno a tale criticità, i genitori degli alunni hanno dovuto sottoscrivere accordi con le ditte specializzate in luogo del comune in attesa di una soluzione definitiva.

Un caso analago a quello di Marano è stato registrato anche in una scuola del capoluogo partenopeo, esattamente alla scuola dell'Infanzia Primaria e Secondaria "Carlo Collodi" in via Luigi Rizzo a Cavalleggeri, nel quartiere di Fuorigrotta. Lo scorso 31 ottobre, infatti, era esplosa una protesta da parte di un gruppo di mamme che aveva denunciato le condizioni di presunto deficit igienico-sanitario della mensa.

L'allarme, in quel frangente, era scattato a seguito del ritrovamento di ossiuri (particolari parassiti intestinali) nelle feci di circa dieci bambini. L'episodio era stato segnalato alla polizia e, successivamente all'avvio delle indagini, il servizio di refezione scolastica è stato sospeso.

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