Il vicesindaco Riccardo De Corato ha assunto da novembre anche le deleghe alla Mobilità. Ereditate da Edoardo Croci, lex assessore finito a ripetizione nel mirino di Pdl e Lega.
A volte ritornano: Croci ora lancia 5 referendum, uno per trasformare Ecopass in tassa da 5 euro per tutti.
«Faccia pure i sondaggi, a noi non servono. Faremo il programma elettorale e il nostro referendum sarà il voto con cui si esprimeranno i cittadini alle comunali. Noi abbiamo una commissione di saggi che lavora entro fine novembre su un ventaglio di ipotesi contro traffico e smog».
Ricordiamo le opzioni?
«Un Ecopass più severo, con classi di pagamento diverse, centro chiuso alle auto, targhe alterne quando sale il Pm10 e congestion charge».
Cioè la tassa per tutti, allora siete daccordo?
«No, ribadisco che stiamo vagliando un ventaglio di ipotesi prendendo a modello anche le altre città europee, come Londra dove funziona il road pricing. Ma francamente mi sembra la strada meno gettonata, anche al vertice di maggioranza con il sindaco nessuno si è espresso in questa direzione».
Lex assessore ha criticato la scelta dei saggi, dice che è un miscuglio di esponenti indicati dai partiti che produrrà solo il programma elettorale.
«E lui cosera in giunta, se non un esponente politico? Era un assessore nominato dalla Lista Moratti, forse ha la memoria corta. Anzi, per quattro anni ha governato con il centrodestra e ora mi sembra che abbia scoperto unanima verde che però risponde solo a una parte, seppur rispettabile, della città. Si limita a tassare le auto private per disincentivare gli ingressi. Noi cerchiamo una soluzione che possa rispondere alle esigenze di tutti i cittadini. Comunque mi sembra che abbia scoperto questanima ambientalista a scoppio ritardato».
In che senso?
«Il prossimo giugno si vota, già è difficile che riescano a raccogliere 15mila firme, ma non arriveranno alle urne prima di fine mandato. Dovevano pensarci prima».
I promotori confidano nella collaborazione, più deleghe dal sindaco hanno i dipendenti comunali più sarà facile la raccolta.
«E vedrete che se non arrivano a 15mila firme diranno che li abbiamo boicottati. Ci potrei giurare».
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