Veronesi: «Confessò con coraggio il suo male»

Il coraggio di Sandra. Un coraggio nascosto dietro a un sorriso, a qualche battuta pungente, alla voce stridula e buffa di Sbirulino. Eppure l’aveva avuto, eccome. L’aveva impugnato a quattro mani e detto a tutti: «Sono stata malata di tumore». Una delle prime a fare l’amara confessione. A ricordare la sua forza d’animo è l’amico e oncologo Umberto Veronesi. «Quando si è ammalata - racconta l’oncologo alla guida dello Ieo - è stata fra le prime donne famose a dichiarare apertamente e serenamente di aver avuto un tumore e di averlo superato, dando un segnale forte di speranza e un esempio di forza d’animo a tutti gli italiani, che la amavano in modo straordinario. Questo coraggio non ha affatto leso la sua popolarità, ma anzi l’ha estesa, portando Sandra ancora più vicina al cuore della gente».
Per un po’ era sparita dal piccolo schermo. Ma era tornata in pista, più amata che mai, più vicina alla gente che mai.
«Ho conosciuto Sandra quando aveva quindici anni appena - racconta nel giorno della scomparsa dell’amica -.

Siamo diventati adulti insieme e quando come medico mi sono interamente votato alla lotta ai tumori, Sandra mi è stata molto vicina dedicando a questa causa non solo il suo pensiero ma anche parte della sua attività, e dunque la sua popolarità». Con Veronesi la Mondaini ha portato avanti campagne di sensibilizzazione, raccolte fondi e battaglie per la prevenzione.

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