Verso il voto Confronto sui cattolici nella politica

Una nuova Camaldoli, sulle orme di quella lanciata da Pio XII nel 1943, che funga da laboratorio culturale per un progetto socio-politico, di chiaro stampo cattolico, ispirato ai valori della persona. È la proposta lanciata da Publio Fiori nel corso del convegno-incontro «Nuovi orizzonti per l’Africa con Benedetto XVI», presieduto da monsignor Walter Trovato, cappellano della polizia di Stato, che ha avuto luogo alla Casa Bonus Pastor di via Aurelia. Il segretario di Rifondazione Dc, nella sua relazione introduttiva «Il ruolo dei cattolici nella vita civile e politica», ha acceso i riflettori su una ripresa unificante del cattolicesimo politico, partendo da un coordinamento nazionale tra tutti i movimenti d’ispirazione cristiana per raggiungere in futuro mete ancora più ambiziose. «Serve un programma fondato su valori etici, sociali e politici propri della grande tradizione del popolarismo cattolico - incalza Fiori - in un quadro di etica condivisa con quei laici che siano disponibili per un modello di sviluppo fondato su un nuovo umanesimo». Il leit-motiv del suo intervento è stato mettere al centro «la questione antropologica» propria del mondo cattolico, definita «nuova linea di distinzione tra gli schieramenti» e «patrimonio fondante della comunità nazionale».

Guai a rassegnarsi a essere testimoni assenti e distratti: «La divisione dei cattolici tra diversi schieramenti - ammonisce Fiori - ha determinato la loro insignificanza politica e quindi la incapacità di difendere adeguatamente tali valori di riferimento».

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