Attenzione, controllo e sicurezza. Si è riunito ancora una volta, ieri, in Prefettura il comitato provinciale per lordine e la sicurezza pubblica. Il grado di allerta in città resta alto, dopo gli attentati di Londra, gli attacchi terroristici di Sharm El Sheikh e le minacce arrivate via web anche allItalia. Nessuna dichiarazione ufficiale alluscita del tavolo tecnico. La linea resta quella dettata dal prefetto, Bruno Ferrante, l11 luglio scorso, a pochi giorni dalle bombe che hanno sconvolto la City. «È importante coniugare la sicurezza con la libertà dei cittadini, che non va compromessa».
Continua il lavoro speciale per gli agenti delle forze dellordine. Controlli rafforzati sui 72 chilometri della rete metropolitana milanese. Con lutilizzo di agenti in borghese e di cani addestrati per fiutare esplosivo. Tutto per garantire la sicurezza senza suscitare allarmismi. Lattenzione non è rivolta solo al metrò. Lintero sistema dei trasporti, treni, stazioni, aeroporti, e gli obiettivi considerati a rischio sono controllati costantemente da polizia, carabinieri e guardia di finanza, affiancati dalle pattuglie della polizia locale.
Sono allo studio dei tecnici del comitato, ma verranno messe in pratica solo a settembre, le esercitazioni sui mezzi pubblici e in diverse parti «sensibili» della città in caso di attentato che dovrebbero coinvolgere i milanesi. Per lapertura delle comunicazioni tra telefoni cellulari anche nelle gallerie bisognerà attendere invece il via libera dei gestori delle linee.