Bruno Vespa che, fasciato in un lucidissimo smoking, scende le scale dellAriston e pronuncia tutto emozionato: «Benvenuti al sessantunesimo Festival di Sanremo». Cosè: unallucinazione? Un brutto sogno? Una fiction? No, è unidea, purtroppo vera, partorita dalle menti illuminate che stanno nei piani alti di viale Mazzini. Si, proprio così: in uno di quei brainstorming tra i cervelli romani, forse un po annebbiati dallabbacchio, è saltata fuori la proposta di far condurre il Festival, lappuntamento più importante della stagione televisiva, la cassaforte economica dellazienda, al giornalista. Un uomo che certamente adora coniugare la cronaca e la politica allo spettacolo come ben si vede nel suo Porta a Porta, ma che forse è un tantino azzardato immaginare come novello Paolo Bonolis. Infatti lui, che adora lustrini e decoltè e magari in un primo momento un pensierino ce laveva anche fatto su, quando ieri la notizia è stata lanciata come una bomba dal sito Dagospia, lha presa sul ridire e ha commentato: «Sono lusingato della proposta, ma faccio un altro mestiere e non sarei in grado di gestire bene una prestigiosa macchina di spettacolo come il Festival di Sanremo. Magari in unaltra vita!». Insomma, la proposta è arrivata ed è stata respinta al mittente: il direttore generale Mauro Masi e il direttore di Raiuno Mauro Mazza. Magari possono tenere in mente il prestigioso nome per provare a spedirlo allIsola dei famosi!
Ma, Bruno Vespa, che conosce bene le insidie di questo Paese, ha compreso immediatamente che la sua designazione si sarebbe trasformata in un caso politico. Di fatti, ieri, mentre già si accavallavano agenzie di esponenti della sinistra che stigmatizzavano la proposta («speriamo almeno che non canti», ha ironizzato la deputata Di Biasi), il giornalista ha provveduto immediatamente a tacitare le voci. Figuriamoci cosa accadrebbe in consiglio damministrazione se la proposta venisse portata avanti: si urlerebbe a un complotto di Berlusconi che, magari in vista di elezioni, vorrebbe pure mettere le mani sullevento più nazional popolare dItalia. E Vespa passerebbe da terza camera dello Stato a ugola di Stato! Comunque, secondo le indiscrezioni circolate (e che hanno trovato fondamento nei corridoi Rai) lipotesi era quella di affiancare al neo Pippo Baudo tre belle ragazze, tra le quali la prezzemolina Belen Rodriguez e lattrice Bianca Guaccero.
Insomma, a viale Mazzini si sono intestarditi a piazzare un giornalista su ogni poltrona che scotta, convinti che se sanno formulare un pensiero coerente sono pure in grado di fare spettacolo o gestire una rete. Ma, come ha chiosato Vespa, a ognuno il suo mestiere.
Resta il problema Sanremo. Si è arrivati a fine agosto senza sapere chi (e, aspetto fondamentale, con quale squadra e con quale impostazione) lo condurrà. La macchina è molto complessa. Servono mesi per metterla in piedi. In altri anni già alla fine del Festival si sapeva chi avrebbe presentato quello dellanno successivo. Certo non è semplice farsi venire unidea buona, soprattutto dopo i grandi successi ottenuti da Paolo Bonolis e Antonella Clerici negli ultimi due anni che hanno risollevato le sorti della manifestazione canora dopo edizioni buie. Ci vuole qualcuno che non dilapidi quel patrimonio di spettatori recuperati. E, soprattutto, serve qualcuno con unaria più giovanile, moderna e accattivante di Vespa. E di conduttori allaltezza che possano piacere anche politicamente allattuale maggioranza che governa in Rai ce ne sono pochi.
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