«Vi do la bandiera, poi però me la restituite»

Penati la regala agli studenti di Seregno: «Ma quando Monza sarà provincia la rivoglio»

Gianandrea Zagato

Tra i gadget della Provincia non figura il vessillo di Palazzo Isimbardi. Ma agli studenti del centro di formazione professionale di Seregno poco importa. Loro pretendono una bandiera della Provincia per addobbare le aule. Richiesta inevasa però. Motivo? «È una spesa di troppo per le casse di via Vivaio e poi Seregno non sarà più un pezzo di Milano bensì della neonata Provincia di Monza».
Giustificazioncina dell’amministrazione guidata dal diessino Filippo Penati che l’azzurro Attilio Gavazzi riporta paro paro nell’aula consiliare, con tanto di promessa che «possedendo una bandiera, un vecchio gonfalone della Provincia di Milano l’offro al cpf della mia città anche se, purtroppo, sopra non vi è riportato lo stemma della nostra Istituzione». Disponibilità raccontata tra lo sbigottimento degli altri consiglieri, che s’apprestano a dibattere sui numeri del Bilancio dove non mancano certo i soldi per la riproduzione di una bandiera, «anzi le entrate crescono del 15,91 per cento, altro che tagli ad opera della Finanziaria!». Impossibile farsi scudo di numeri e percentuali.
E Penati sul filo dell’ironia fa quindi sapere che è «come già esaudita questa richiesta firmata da un centro intitolato a Sandro Pertini.

Ma con l’impegno che quando Monza diverrà Provincia quella bandiera la rivoglio indietro». Qualcuno della maggioranza scuote la testa, Forza Italia ringrazia e gli studenti aspettano la loro bandiera, che «da bravi brianzoli» chiosa Gavazzi «restituiranno, tanto nel 2009 non ci sarà più Penati».

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