Non vedo l'ora. Il TIR che ho fatto caricare di cassette di patate e porri e cipolle e cose buone e pomodori e mele e cose genuine e rucola e zucchine, tante zucchine, quel TIR dovrebbe arrivare lunedì. Forse mi sono fatto prendere anche stavolta. D'altra parte «andresti tu a comprare un po' di frutta e verdura per favore?» è solita domandarmi lei, «certo, eccome, ci mancherebbe» sono solito rispondere io. Solo che con gli ortaggi ho un vizio: non mi scordo mai che cosa devo acquistare ma quanto ne devo acquistare. Cioè ho un'idiosincrasia con il concetto di quantità limitata. Cioè sbaglio sempre in eccesso. Molto eccesso. Anche se l'avvento dei sacchetti ecobiotutto che si rompono appena il peso eccede il respiro ha in parte limitato questo mio difetto. Ma l'altro giorno
L'altro giorno ho fatto una scoperta che su di me, bulimico ortofrutticolo, ha avuto un impatto credo simile alla sigaretta da fumarsi in compagnia per chi prova a smettere o al barattolo di nutella aperto che occhieggia il goloso che cerca di dimagrire. È successo tutto quando ho saputo che avrei potuto ordinare frutta e verdura e prodotti genuini e fatti in modo molto vintage con un gesto tutt'altro che vintage: prenotandoli online. Ma non presso le solite catene di distribuzione che offrono la consegna a domicilio. Bensì scegliendo fra centinaia di fattorie che producono e portano direttamente al cliente i loro prodotti. Niente frigoriferi di mezzo o magazzini, niente cose strane. Più o meno raccolgono i prodotti quando vengono ordinati. Che meraviglia: in pratica, un desiderio intrinsecamente vintage di qualità e sapori d'altri tempi che si realizza grazie a qualcosa di intrinsecamente due punto zero come delle App. Dove App non è l'acronimo di «Agricoltura Porta a Porta» ma ovviamente indica alcune applicazioni per smartphone e tablet.
Fatto sta, non vedo l'ora che arrivi il TIR. E sono felice. Di più.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.