5 gite da fare in giornata da Milano

Tenendo come punto di partenza il capoluogo lombardo, sono tante le destinazioni raggiungibili in giornata. Scopriamo insieme 5 mete

5 gite da fare in giornata da Milano

Milano può essere il punto di partenza per visitare luoghi noti e meno noti organizzando gite di una sola giornata. Ecco dunque cinque idee.

Una gita a Pavia

Certosa di Pavia

Pavia è raggiungibile da Milano in circa un’ora d'automobile. I luoghi d’interesse della città sono parecchi. Tra questi vi sono il Castello Visconteo, esempio di architettura rinascimentale, costruito tra il 1360 e il 1365 per volere di Galeazzo II Visconti, e l'Università, tra le più antiche del mondo, con le vicine torri medievali. Poi il ponte coperto sul Ticino, il Duomo, e la Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, eretta su ordine del re longobardo Liutprando per ospitare le spoglie di Sant'Agostino d'Ippona e nella cui cripta riposa il filosofo Severino Boezio.

Dopo una passeggiata nel centro storico, è d’obbligo spostarsi fuori città per una visita alla celebre Certosa di Pavia, un unicum nel suo genere, con la facciata interamente decorata con sculture e bassorilievi.

Per gli appassionati di enogastronomia, sono tante le cantine dell’Oltrepò pavese che propongono degustazioni.

Da Milano al lago Maggiore, all'eremo Santa Caterina del Sasso

Santa Caterina del Sasso

Abbarbicato su una parete rocciosa a picco sull’acqua si erge, nel varesotto e precisamente a Leggiuno, l’eremo di Santa Caterina del Sasso, uno degli scenari più suggestivi del lago Maggiore.

Il monastero, retto attualmente dagli oblati benedettini, fu fondato tra il XIII e il XIV secolo da un mercante del luogo, Alberto Besozzi. Si narra che quest’ultimo, durante una violenta tempesta, chiese aiuto a Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto e si ritrovò su una roccia sporgente sull’acqua. Fu così che, nel 1195, Besozzi fece costruire una chiesetta in segno di ringraziamento per la grazia ricevuta.

Il complesso è composto da tre edifici: il convento meridionale, il conventino e la chiesa. Oltre alla visita al luogo religioso, si può anche programmare un giro in battello sul lago.

Un tuffo nel Medioevo a Soncino

Soncino

Un borgo fuori dal tempo è Soncino, racchiuso tra le mura del XV secolo che si ergono sull’Oglio in provincia di Cremona, meta peraltro anche di tante gite scolastiche. Nel centro storico, ricco di negozietti e botteghe, si possono ammirare, tra gli altri, la Torre Civica, la chiesa di Santa Maria delle Grazie e la casa degli stampatori ebrei.

Il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino fu inaugurato nel 1988 in concomitanza con le celebrazioni, organizzate per ricordare un evento memorabile, i 500 anni della stampa della prima Bibbia ebraica completa, avvenuta proprio a Soncino il 22 aprile 1488, ad opera di una famiglia di ebrei provenienti da Spira, in Germania.

Il maestoso castello di Soncino inizialmente era una fortezza: l’avvio dei lavori, nel 1473, avvenne per volontà del duca Galeazzo Maria Sforza. Con l'infeudazione del Conte Massimiliano Stampa nel 1536, il manufatto militare venne progressivamente modificato per essere trasformato in castello, in una residenza quindi. Nel 1883, il Regio Ministero della Pubblica Istruzione incaricò l'architetto Luca Beltrami di progettarne il ripristino e il restauro.

Una gita tra modernità e medioevo a Grazzano Visconti

Grazzano Visconti

Un altro borgo da visitare in giornata da Milano è Grazzano Visconti, in provincia di Piacenza. Un borgo, questo, molto particolare, perché nato per volontà precisa del duca Giuseppe Visconti di Modrone (1879- 1941). Il suo scopo è stato quello di unire i vantaggi di due epoche storiche, quella medievale e quella moderna, in uno stile neomedievale.

Il sogno del duca era comune a molti altri intellettuali dell’epoca, specie in Inghilterra e negli altri paesi più avanzati industrialmente. Essi aderivano ad Arts and Crafts (“arti e mestieri”), un movimento artistico che considerava l’artigianato come espressione del lavoro e della creatività dell’uomo in contrapposizione alla produzione industriale massificata.

Il borgo, che comprende un castello del 1395, fu interamente disegnato dal Duca con l’aiuto dell’architetto Campanini, e progettato in modo che i suoi abitanti avessero tutte le comodità e i vantaggi dell’epoca moderna e al tempo stesso vi potessero studiare e lavorare per esprimere la propria creatività attraverso le arti e l’artigianato, come avveniva nel Medioevo. Intorno al castello si sviluppa un parco di oltre 120mila mq ideato come luogo di svago ricco di sorprese.

Tra l'arte rupestre in Valle Camonica

Val Camonica

La più vasta delle valli bresciane si allunga per circa 80 km dalle sponde del Lago d'Iseo fino al passo del Tonale. Essa è conosciuta anche come La Valle dei Segni per la grande concentrazione di arte rupestre, tutelata dal 1979 dall'Unesco come patrimonio dell'Umanità (primo sito italiano iscritto).

Tra le tante gite nella zona con partenza da Milano, una da organizzare è al Parco nazionale delle incisioni rupestri, il primo parco archeologico italiano, dove si possono ammirare i segni lasciati dai nostri antenati. Al suo interno il Parco accoglie 104 rocce incise con figure di uomini, animali e oggetti di uso quotidiano.

L'arte rupestre si sviluppò in Valle Camonica tra la fine del

Paleolitico superiore (tra 13.000 e 10.000 anni da oggi) e l'età del ferro (I millennio a.C.), epoca di particolare fioritura del fenomeno, che perdurò, tuttavia, anche in età storica, romana, medievale e moderna.

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