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Toscana e cinema, viaggio nei luoghi del film Il ciclone di Leonardo Pieraccioni

I borghi e la campagna in cui si muovono gli attori della famosissima pellicola di Leonardo Pieraccioni sono quelli della regione che si affaccia sul Tirreno. Ecco le mete da segnarsi per rivivere alcune scene del film

Il ciclone, i luoghi del film
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Un ciclone è passato in Toscana, quello di Leonardo Pieraccioni. Il film del 1996, che ha avuto grandissimo successo, è stato ambientato proprio tra le bellezze naturali e i borghi della regione del centro Italia che tutto il mondo ci invidia.

L’attore e regista fiorentino che ha firmato tante pellicole, tra cui, solo per citarne alcune, Fuochi d’artificio, Il paradiso all’improvviso, Una moglie bellissima, in particolare ha scelto, per le riprese, la zona dell’Aretino. Il territorio è splendido e vale la pena andarci magari dopo aver visto (o rivisto) il film in cui hanno recitato, tra gli altri, Lorena Forteza, Massimo Ceccherini, Alessandro Haber, Tosca D'Aquino e Natalia Estrada.

Poppi e il Casentino

Poppi

Il Casentino è una vallata fra Firenze e Arezzo, dove si estende il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Si tratta di una delle aree naturali più antiche d’Europa, con oltre 5.000 ettari di boschi. Qui sono innumerevoli le passeggiate e le escursioni che si possono intraprendere e le perle naturalistiche e artistiche da scoprire.

Nel cuore del Casentino si trova Poppi, uno dei Borghi più belli d’Italia. Il suo castello, datato 1191, fondato dalla famiglia dei Conti Guidi, è uno dei monumenti più visitati della provincia di Arezzo. Al suo interno si trova la Biblioteca Rilliana, ricca di manoscritti medievali e di incunaboli, mentre la Cappella dei Conti Guidi presenta un ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.

Nel 1274 il castello fu rimaneggiato su progetto degli architetti Lapo e Arnolfo di Cambio e, secondo il Vasari, Palazzo Vecchio a Firenze fu progettato proprio su questo modello.

Da segnalare che vicino a Poppi si trova la Piana di Campaldino, scenario dell’omonima battaglia combattuta nel 1289, alla quale partecipò anche Dante Alighieri.

Stia e la lavorazione della lana

Stia

Alcune scene del film sono state girate a Stia, un borgo sviluppatosi lungo la romana via Maior che collegava il Casentino a San Godenzo, nel Mugello.

Nel Medioevo Stia si sviluppò come “mercatale” della Contea di Porciano e residenza del ramo dei Conti Guidi detti “di Palagio” per ricordare la costruzione, avvenuta nel 1230, del “Pelagio”, ricca abitazione lungo il torrente Staggia.

Grazie allo sviluppo della lavorazione della lana, è qui che nacque il celebre panno “Casentino”. Oggi è visitabile il Museo dell’Arte della Lana.

Il centro di Stia è Piazza Bernardo Tanucci, dove sorge la Pieve di Santa Maria Assunta.

Laterina e la campagna toscana

Laterina

"Ginooo" urlava il protagonista della pellicola in direzione di un casolare immerso nella campagna. Quel casolare si trova, come altri nel film, in Valdarno, nel paesaggio di Laterina, fatto di colline ricoperte di uliveti e vigne e punteggiate appunto di casolari.

Nel centro storico del paese si incontrano l’antica Rocca, la Torre Guinigi e la Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, con un mosaico romano ben conservato e il dipinto della Madonna attribuibile alla scuola di Andrea del Sarto.

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