Da Barcellona fino allultimo borgo perso nellentroterra o lungo la costa, che a nord diventa Brava e a sud Daurada, scorre lorgoglio di una terra proiettata al futuro, ma ben salda alle sue radici.
Ribelle, sfaccettata, diversa da ogni altra regione di Spagna, la Catalogna parla fiera il catalano, che considera una lingua, la sua, non un dialetto; e vive di tradizioni, passioni e ricette che dal Medioevo a oggi non sono cambiate, ma rimaste intatte, forse anche più forti, di sicuro sempre accompagnate da musiche e danze.
A dimostrarlo il cartellone di concerti che, tra canti, artisti e opere di ogni tipo, darà ritmo a tutta lestate, diventando colonna sonora di un viaggio alla scoperta di questo spicchio iberico, che non è solo movida, ramblas e paella a Barcellona. Ma che da Barcellona parte. Perché è lì che nacquero Josè Carreras, Montserrat Caballé, Victoria de los Angeles; ed è lì che iniziarono le loro carriere, salendo sul palco del Palau de la Musica, gioiello architettonico di Lluìs Domènech i Montaner, vero omaggio allo stile modernista spagnolo. Che si ritrova nel foyer, sulle scalinate, tra azulejos e sculture, e nel «giardino della musica», la sala da concerto dal '97 patrimonio dellumanità.
Al Palau, come al Gran Teatre del Liceu, orchestre di alto livello si esibiscono in concerti di musica classica, tradizionale, ma anche di jazz e flamenco.
Più moderno è, invece, il repertorio dellAuditorium, modello di urbanistica innovativa, firmato da Rafael Moneoche, che allinterno contiene due sale da concerto, un museo e un centro studi.
Aldilà di Barcellona, in direzione Girona e poi verso la frontiera francese, la musica diventa uno spettacolo incorniciato nellaffascinante paesaggio della Costa Brava, che questanno celebra il centenario. Per loccasione, gli artisti del panorama mediterraneo, tra cui Joan Manuel Serrat, Noa, Maria del Mar Bonet, Miguel Povera e Gino Paoli, si trovano il 17 luglio a Sant Feliu de Guíxols per il concerto Visiones del Mediterráneo. Poco distante, nei borghi medievali di Cap Roig, Peralada, Torroella de Montgrí, Vilabertran, Sant Pere de Rodes e, soprattutto, Cadaqués e Figueres, luoghi di culto di Dalì, continua il viaggio tra note e paesaggi. E lo stesso succede anche per tutta la Costa Daurada, dove merita far tappa a El Vendrell.
Info: Ente del turismo della Catalogna, tel. 02/87393573, www.catalunyaturisme.com
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