Lira di Barack Obama già si abbatte sugli ayatollah di Teheran. Almeno sulla PlayStation. Esce infatti oggi in tutto il mondo Battlefield 3, il videogioco che mette in scena che linvasione dellIran da parte delle truppe degli Usa. A pensar male, un ottimo modo per preparare lopinione pubblica.
Il videogame ricostruisce, grazie allausilio di alcuni consulenti militari tra cui Andy Mc Nab, già ufficiale dei servizi speciali britannici della SAS, quegli scenari di guerra che molti osservatori prospettano come il prossimo fronte caldo dopo la soluzione del conflitto libico. Punto di partenza una minaccia di attacco a New York da parte di una fantomatica organizzazione chiamata PLR. Da cui scaturisce la decisione di colpire lIran. In Battlefield 3 i giocatori si caleranno nei panni di un Marine di un reparto delite che arriva in una Teheran semidistrutta dai bombardamenti americani. La storia poi si sposta in Europa, in particolare a Londra e Parigi, dove i terroristi scatenano i loro attacchi seminando il terrore tra la folla: la guerra, secondo la profezia del videogioco, arriverà insomma sotto casa nostra. Parte della storia si sviluppa lungo una linea del metrò di Parigi.
Realizzato dai guru della Dice, il più avanzato laboratorio al mondo per la creazione di videogiochi bellici, Battlefield 3 si basa sul motore grafico più evoluto che cè in circolazione, il Frostbite 2 e permette di far giocare contemporaneamente, grazie a Internet, fino a 64 giocatori.
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