Viviana Persiani
Leterno conflitto tra settentrionale e meridionale è solo un pretesto per dare il via ad un gioco divertente fatto di battute e di scherzi, di prese in giro a tutto campo e di ironie non così troppo scontate.
Questa sera, nellambito della rassegna di cabaret Viene avanti cretino! Risate destate a cura di Aleardo Caliari in scena al Teatro della Memoria, saranno Ercole Bestetti & Adriano Carlo Colciago a calcare la scena della sala di via Cucchiari per dare vita a Viene avanti creativo, uno spettacolo di «cabaret demenziale» come gli stessi protagonisti lo definiscono.
Gli appassionati di cabaret ricorderanno, senza dubbio, i nomi degli interpreti di questa sera come elementi del famoso quartetto Il Gomitolo, nato nel 1981. «Abbiamo lavorato molto soprattutto ne La vecchia tipografia, locale in provincia di Lecco dove il pubblico ha potuto divertirsi con le battute di Flavio Oreglio, e di Aldo Giovanni e Giacomo, giusto per citare solo alcuni tra i numerosi cabarettisti noti».
E ora?
«Da quattro anni siamo rimasti in due e portiamo avanti un discorso di comicità demenziale che si sviluppa attorno alla quotidianità. Dalla politica allo sport, dalla pubblicità al gossip, dalla tv, ai reality. Tutto questo è luniverso che ci gravita attorno e noi, nei panni degli alieni, come se non appartenessimo ad unaltra dimensione, cerchiamo di cogliere spunti per trasporre tutto in chiave demenziale».
Scusi, ma dovè la novità?
«Amiamo scherzare senza cattiveria e soprattutto rispettando la par condicio e la sensibilità delle nostre vittime. Da un anno proponiamo questo nostro spettacolo, ma si tratta di un copione in eterno mutamento e miglioramento, in relazione a ciò che accade. Il tutto filtrato da unironia a volte velata, altre anche pungente, pur conservando il nostro solito garbo».
Ad esempio, quali sono gli argomenti preferiti in questi ultimi tempi?
«Come si può immaginare, il caso Moggi ci offre spunti davvero interessanti come il mondiale di calcio. Andando a leggere gli articoli dei giornali che trattano queste materie ci divertiamo a trasporle seguendo il nostro codice. Nel nostro spettacolo, ci sono, infatti, i cosiddetti angoli sperimentali che rappresentano lanima centrale del lavoro; si tratta di sketch ispirati al vissuto momentaneo, ai fatti di cronaca più recenti.
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