Roma - Prosegue il tormentone sulla Vigilanza Rai. Riccardo Villari non abbandona la trincea, deciso a restare al suo posto nonostante tutti lo invitino a farsi da parte. "Sono sereno vado avanti a lavorare e credo che in questo momento l’unica scelta responsabile per il ruolo che ricopro è la consegna del silenzio". Così il presidente della commissione Vigilanza ha risposto al pressing dei giornalisti che lo hanno intercettato nel cortile interno della Camera dei deputati. Con fare garbato ma fermo "penso - ha detto - che ogni giorno ha la sua pena", riferendosi agli appuntamenti previsti per la prossima settimana.
"Continuo a lavorare" Villari preferisce non commentare gli appelli rivolti ieri dai presidenti delle Camere per le sue dimissioni. Incontrando i giornalisti a Montecitorio, Villari ha spiegato: "Continuo a lavorare, ho già preparato una bozza di regolamento per le elezioni in Abruzzo che ho inviato ai capigruppo e ho anche sentito il direttore generale della Rai".
Niente convocazione Non c’è una convocazione della commissione parlamentare di Vigilanza per la prossima settimana. Villari ha anche spiegato che sul regolamento per la "par condicio" per le elezioni in Abruzzo si sta coordinando con la Rai. "Ho sentito il direttore generale Claudio Cappon che mi ha sottolineato il fatto che l’azienda si è ’autotutelatà approvando un regolamento sulla base di norme precedenti della Vigilanza. Io comunque ho presentato una bozza di regolamento ai capigruppo e attendo osservazioni".
Zavoli: "La questione personale conta pochissimo" Il candidato alla presidenza della Vigilanza Rai al posto di Villari, Sergio Zavoli, sceglie la strada del silenzio. "Veramente non me la sento di parlare fino a quando non si è risolto questo problema perché mi pare di cacciarmi dentro un grande pettegolezzo, una storia che discredita la politica. Voglio la certezza che corrisponda agli interessi del Parlamento, della democrazia e quindi del Paese. La questione personale qui conta pochissimo. Quando sarà tutto chiaro parleremo con grande serenità".
"Un vero democristiano non si dimette mai" Si narra che due senatori abbiano ricordato una frase di Villari che, parlando ai suoi colleghi diceva che "per un democristiano la parola dimissioni non
esiste". Infatti Villari è rimasto al suo posto e non molla la presa. Franco Marini, considerato suo referente politico, lo manda a quel paese. Lo stesso fa l'ex ministro Fioroni. Intorno a Villari si sta creando il vuoto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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