Villa d’Este, sfilano le auto-top model

Proseguendo in una tradizione che dura da ottant’anni, torna durante il weekend il Concorso d’eleganza Villa d'Este, un evento unico nel panorama europeo dove il fascino delle grandi auto del passato incontra l’audacia dei più avanzati concept. Scenari da favola, come sempre, i parchi del Grand Hotel Villa d’Este, oggi, e di Villa Erba, a Cernobbio, domani. Si rinnova la collaborazione tra Villa d’Este e Bmw Group suggellata nel 1999 e mai interrotta perché, come precisano Jean-Marc Droulers, presidente di Villa d’Este Spa, autentica anima del concours, e Karl Baumer, direttore della Divisione Bmw Mobile Tradition «il nostro sodalizio ha consentito di creare sulle rive del lago di Como un evento ormai imperdibile per gli appassionati di belle auto di tutto il mondo». Per l’edizione 2008 la casa di Monaco, che non ha mai fatto pesare la sua figura di partner, celebra il trentesimo anniversario della Bmw M1, leggendaria sportiva disegnata da Giorgetto Giugiaro, della quale a Cernobbio potranno essere ammirati esemplari stradali e da competizione. Regina delle fuoriserie di tutti i tempi, la Rolls-Royce presenta al pubblico, ovviamente fuori concorso, la nuovissima Phantom Coupé mostrata finora soltanto al Salone di Ginevra, un’auto che a Villa d’Este fa da simbolica madrina alle scintillanti vintage car in concorso.
Oltre cinquanta sono le bellezze che si disputeranno i titoli in palio (alcuni tributati dalla giuria degli esperti, altri dal pubblico atteso numeroso nella giornata di domenica a Villa Erba) tra cui spicca sicuramente la Mercedes-Benz 540 K Autobahnkurier, filante coupé del 1938 costruito in due soli esemplari, che i coniugi Keller portano a Villa d'Este in prima europea dopo un lungo restauro. Vinse la Mille Miglia del 1950 la Ferrari 166M Touring guidata dal conte Giannino Marzotto che l’aveva acquistata direttamente da Enzo Ferrari: un esemplare unico da ammirare per rivivere lo spirito della leggendaria competizione. Ha percorso appena 1.300 km (monta ancora il contachilometri originale) la ATS 2500 Gt del 1963, rarissima granturismo progettata dal geniale Carlo Chiti per un marchio che ebbe vita brevissima. Appartiene a James Glickenhaus, l’americano che si fa costruire le Ferrari su misura da Pininfarina, la Dino 206 Competizione del 1967, un prototipo dal classico colore giallo che il miliardario è riuscito a strappare lo scorso anno alla collezione del carrozziere torinese.

La consueta antologia che il concorso dedica a un carrozziere o a un designer ha per protagonista questa volta la carrozzeria Touring Superleggera, con esemplari emblematici dei suoi ottant’anni di vita e con un concept sportivo che verrà svelato in anteprima mondiale a Villa Erba, un’icona, assicurano i responsabili del marchio, che esprime ancora una volta il forte temperamento tipico delle sportive italiane firmate Touring.

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