Estate e grande musica: per gli appassionati di rock e note d'autore la temperatura si alza non solo sul fronte meteo. Milano e dintorni (il Milano Jazzin' Festival all'Arena Civica, il Festival di Villa Arconati a Castellazzo di Bollate e ora Monzaestate 2010 alla Villa Reale di Monza) si aprono a una fitta serie di concerti, protagoniste alcune delle star internazionali e nazionali più conosciute. Dai tribunali, finalmente, arrivano buone notizie sulla dura legge dei decibel: a portare la musica in città, vivaddio, non si rischia la galera. Dopo l'esordio «eretico» all'insegna della comicità e del cabaret con la coppia dei Fichi d'India, protagonisti il 5 luglio, la sontuosa cornice della Villa Reale a Monza - luogo ricco di suggestione e di storia: qui, proprio nel mese di luglio (era il 29 del 1900) fu assassinato re Umberto I di Savoia per mano dell'anarchico Gaetano Bresci - si apre dunque alla musica di qualità. Questa sera, sul palcoscenico collocato nel cortile antistante il suggestivo e spettacolare edificio, che fa da impagabile e irripetibile scenografia (ore 21, ingresso 35-25 più prevendita, info: 02-58101344), cè il pianista Ludovico Einaudi. L'artista torinese porta al festival monzese una tappa del proprio tour con cui racconta il suo ultimo, atteso album dal titolo Nightbook, scritto praticamente in viaggio durante le frequenti tournée in tutto il mondo, e nel quale il pianoforte dialoga con archi, percussioni e, per la prima volta, elettronica. Rock e tradizione, invece, sono la colonna portante del concerto, attesissimo, di lunedì prossimo 12 luglio: Villa Reale si «concede» al rock progressivo dei Jehtro Tull, band britannica guidata dal leggendario cantante, flautista e mandolinista Ian Anderson. L'Italia e i Jethro Tull da sempre hanno un rapporto speciale: per lensemble di Blackpool il ritorno in Italia avviene a poca distanza dal concerto di Genova del 14 maggio scorso, in occasione del quale Ian Anderson è stato premiato con il Mandolino 2010 (dodicesima edizione del Premio Mandolino Genovese). Con il concerto monzese i Jethro Tull proseguono i festeggiamenti di una tournée dedicata ai quarant'anni di attività, con oltre settanta milioni di dischi venduti nel mondo.
Il 13 luglio, al festival del capoluogo brianteo è invece atteso lo storico chitarrista jazz-fusion Pat Metheny, un altro vecchio amico del Belpaese: la tappa del suo «The Songbook Tour 2010» offre ai fan una cavalcata di trent'anni di carriera, riveduti e corretti attraverso lo stile del Pat Metheny Group. Dopo aver collaborato con artisti come Ornette Coleman, Steve Reich e Charlie Haden, il chitarrista americano ha dato vita nel 1977 al Pmg, e proprio con la struttura originaria della band a quattro elementi - con Metheny, il tastierista Lyle Mays, il bassista Steve Rodby e il batterista Anonio Sanchez - il chitarrista originario del Missouri intende recuperare la freschezza di quei primi passi compiuti sul finire degli anni Settanta.
Le ultime due date di Monzaestate 2010 sono tutte per la musica d'autore italiana: sul palco di Villa Reale approderanno infatti - il 15 e 20 luglio - rispettivamente Cristiano De Andrè e Carmen Consoli. Il primo porta sul palco il progetto che lo ha visto protagonista nella stagione scorsa, legato all'album De Andrè canta De André: l'illustre figlio d'arte ripercorre i capolavori di Faber con taglio più scarno e rock, accompagnato da una band composta da Osvaldo Di Dio alle chitarre, Davide Pezzin al basso e Davide Devito alla batteria.
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