Carlo Chiodi
Un calcio in faccia e poi la rapina. La brutta avventura è toccata a Dino Zoff, ex portiere della Nazionale e campione del mondo nel 1982, la notte scorsa a Roma. Era circa mezzanotte e mezza quando quattro banditi, con il volto coperto da passamontagna, sono spuntati dal buio mentre lex calciatore e la moglie uscivano dal garage di casa, in via Gosio, dove avevano appena parcheggiato lauto. I malviventi dopo aver colpito Zoff e immobilizzato la moglie (che ha riportato qualche ferita al viso), si sono fatti consegnare 1000 euro in contanti, due orologi e due telefoni cellulari.
A questo punto i rapinatori, che dall'accento sembrerebbero essere cittadini dell'Est europeo, sono fuggiti. Ancora da stabilire se i quattro abbiano seguito la coppia e atteso il momento giusto per aggredirla alle spalle mentre scaricava le valigie o se i malviventi si trovassero già nel garage condominiale in attesa dell'arrivo di vittime da rapinare. Quando sono arrivati gli agenti del commissariato Ponte Milvio, è partita immediatamente una ricerca nella zona ma dei rapinatori nessuna traccia.
Èd è caccia anche ai banditi che nella notte tra sabato e domenica hanno svaligiato l'abitazione di Evelina Christillin, la vicepresidente del Comitato olimpico di Torino 2006, portando via gioielli per un valore di 250mila euro. Nella casa, una villa di due piani sulla collina torinese, i carabinieri hanno trovato diverse impronte, che sono ora al vaglio della scientifica.
Proprio dalle impronte si spera di risalire all'identità dei banditi che dalle prime ricostruzioni dell'accaduto sembra conoscessero a fondo la villa. Appena entrati, infatti hanno chiuso a chiave la porta che separa l'appartamento della Christillin e di suo marito, il presidente di Mediobanca Gabriele Galateri, da quello del padre che al momento del furto si trovava in casa insieme all'infermiera che lo assiste. Subito dopo sono andati a colpo sicuro nel bagno dove la Christillin teneva nascosti i suoi gioielli. Collane, orologi e anelli, tra cui le fedi della coppia e altri preziosi che appartenevano alla madre della Christillin.
«Conoscevano il nascondiglio e qualcuno forse mi ha spiato nelle scorse settimane», racconta sconsolata la vicepresidente del Toroc, che ieri ha trascorso l'intera giornata a fare l'inventario degli oggetti rubati.
«Hanno portato via solo i gioielli, ad alcuni dei quali ero particolarmente affezionata - precisa la Christillin -, senza però toccare altri oggetti di valore», come una eccezionale collezione di gufi e alcune rare maglie della Juventus, di cui è grande tifosa.
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