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Virzì, Ozpetek e Luchetti si contendono la miglior regia

Roma A dispetto della crisi, il cinema italiano tiene. Come dimostra la sfida serrata tra Daniele Luchetti, Ferzan Ozpetek e Paolo Virzì ai Nastri d’Argento, dove i cineasti hanno ottenuto il massimo delle candidature con, rispettivamente, La nostra vita (appena presentato a Cannes), Mine vaganti e La prima cosa bella. Nella cinquina, assieme ai tre registi citati, figurano anche Giorgio Diritti, con L’uomo che verrà, vincitore del David di Donatello (7 candidature) e Francesca Comencini con Lo spazio bianco (4 candidature), pronti a contendersi il Nastro per la migliore regia. Su circa ottanta titoli, usciti dalla fine di maggio 2009 al 28 di questo mese, ne sono stati candidati una trentina, con particolare riguardo al cinema di qualità (Baarìa, Nastro dell’anno) e al cinema indipendente (Nastro speciale per Le quattro volte, il poetico docufilm di Michelangelo Frammartino, apprezzato sulla Croisette). Né sono mancati i riconoscimenti per gli attori bravi, ma sconosciuti, a ribadire quanto conti l’impegno individuale: è il caso di Nicola Nocella, scoperto da Pupi Avati con Il figlio più piccolo.

La premiazione vera e propria dei Nastri d’Argento si terrà a Taormina il 19 giugno, nell’ambito del Taormina Film Fest. A Ilaria Occhini, Armando Trovajoli, Ugo Gregoretti e Gilles Jacob sono andati i premi alla carriera. CR

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