Vita da Lions, tanti gli anni dedicati all’impegno verso i bimbi dell’Africa

Vita da Lions, tanti gli anni dedicati all’impegno verso i bimbi dell’Africa

L’attività di volontariato della «The International Association of Lions Clubs» distretto 108IA/2 - Italy e della struttura «Assistenza Terzo Mondo» di cui è delegato Giambattista Ponte, presidente del Lions Club Genova San Lorenzo, è da anni molto intensa e ricca di iniziative sociali di alto spessore. Proprio G. B Ponte ha voluto qui riassumere l’attività di questi ultimi anni. Ecco quanto annota.
«Al fine di visualizzare il lavoro e l’impegno profuso negli scorsi anni voglio qui di seguito darne qualche conoscenza.
I vari Governanti del distretto 108IA/2, susseguitesi negli scorsi anni, mi hanno sempre delegato quale assistente per il Terzo Mondo, così da dieci anni mi sono impegnato affinché la mano amica dei Lions potesse giungere salvifica anche in luoghi lontani per i bambini gravemente malati.
Così da gennaio 2002, dopo la morte del fraterno amico Lion Padre Tonino, ho ancora più continuato «a fare».
Conservo una imponente documentazione cartolare e giornalistica di quanto abbiamo fatto in questi anni.
Un nostro punto di riferimento è stata ed è la Maison de Formation St. Camille BP 225 Ovidam - Benin da cui sono pervenute le segnalazioni più assillanti.
Degnissimo e fattivo il superiore della missione Padre Hubert da anni lavoriamo con questa missione. Qui ogni intervento è drammaticamente necessario: lo scavo di un pozzo per attingere acqua, poi l’installazione di condutture per rendere accessibile il più possibile questo elementare dono di vita oppure la costruzione di un forno per la cottura del pane, e così via via per beni di svariatissima natura: vaccinazioni, occhiali, quaderni per la scuola, macchine da cucire a pedale, strumenti medicali, qui serve tutto. Molto importante è stata la collaborazione e la presenza in loco di Mamma Candida, missionaria laica della Missione Camilliana in Benin e con ufficio in Torino. Conservo otto grandi dossier la cui disamina rivela tutto il fervore operativo che ha premiato il nostro impegno. Per questi paesi poverissimi e spesso tribolati da feroci sanguinosi contrasti interni la parola Lions è diventata un punto di riferimento e foriero di bene.
Nel linguaggio di queste popolazioni la parola Lions significa fraternità. Il bene è silenzioso, il bene è esigentissimo.


Quando non siamo riusciti nel nostro intento abbiamo sempre trovato il coraggio per riprendere con nuove iniziative. La famiglia Lionistica (in 43 anni di appartenenza ne ho viste tante, si dice così?) si rinnova e trova sempre nuove energie, a volte nel modo più imprevisto.
Chi ha sete oggi non potrà attendere domani per bere».

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