Ha appena compiuto 41 anni e Alessandra Sensini non solo confessa di non aver perso l'amore per il mare e il vento, ma anzi rilancia in vista dei Giochi di Londra del 2012. «L'obiettivo numero uno è quello di superare le selezioni di aprile-maggio e ottenere così il pass per le prossime Olimpiadi - le parole della campionessa di windsurf - Una volta centrata la qualificazione si penserà a come organizzare la preparazione».
L'occasione in cui la Sensini - 10 volte campionessa del mondo e 4 medaglie olimpiche - ha illustrato i programmi del prossimo futuro è arrivata grazie alla presentazione del libro «Una vita con il vento», scritto a quattro mani col giornalista Stefano Vegliani (edito da Longanesi), presso l'Aquaniene Sport Club di Giovanni Malagò. Quest'ultimo nel presentare l'ultima fatica, stavolta letteraria e non sportiva, della Sensini, ha voluto sottolineare le qualità umane di «una campionessa vera, di quelle che nascono una volta in tante generazioni. Alessandra è una persona e un'atleta molto speciale, dal carattere a due facce: determinate e tenace da un lato, timida e riservata dall'altro. Sono qualità che hanno solo i grandi campioni, per questo il Circolo Canottieri Aniene l'ha fortemente voluta all'interno della propria famiglia».
E se l'Aniene non l'avesse cercata, ha confessato la campionessa di Grosseto, «avrei molto probabilmente smesso». Rinunciando così al sogno di partecipare alla quinta Olimpiade. Proprio le manifestazioni a cinque cerchi trovano molto spazio nelle 189 pagine scritte dalla Sensini. Sfogliando il libro, infatti, ci si immerge nella sua storia di atleta, del rapporto con la famiglia e dell'influenza positiva del padre Goffredo, scomparso da poco, del percorso interiore che l'ha portata a molte vittorie entusiasmanti (l'oro ai Giochi di Sydney nel 2000) e ad alcune sconfitte cocenti. Come quella di Atene nel 2004, «in una Olimpiade vissuta come un incubo, in cui ho voltato le spalle all'oro per vincere alla fine solo una medaglia di bronzo. Per la delusione non ho toccato la tavola per un anno e mezzo, ma il richiamo del mare, del vento, delle regate è stato troppo forte e così ho ripreso, mi sono qualificata per Pechino e ho vinto l'argento, il metallo che mi mancava».
Con quattro medaglie in cinque edizioni dei Giochi, Alessandra Sensini è la velista più medagliata della storia. «Ma a Londra le avversarie saranno tante e agguerrite, a partire dalla britannica Bryony Shaw, che giocherà in casa. E poi - ha scherzato - ci saranno le nuove leve anche perchè quelle della mia età hanno smesso. Perchè ho scelto di fare windsurf? È uno sport completo, in esso ho ritrovato tutti gli altri sport che richiedono sforzo e sacrifici».
A scrivere l'introduzione del libro è stato un altro velista di fama mondiale come Giovanni Soldini che, della Sensini, ha voluto ricordare come sia «l'unica che continua a essere la numero uno dopo un quarto di secolo di carriera. In questo libro "Ale" racconta tra le righe il segreto di un simile successo che probabilmente si nasconde nei meandri di quel carattere schivo e un pò timido, ma capace di tirare fuori i canini e gli artigli quando ce n'è bisogno». «Leggendolo si scopre che c'è anche molto di più - le parole di Soldini -. La sua passione per il mare e per l'andare a vela, che non si limita alla regata ma sconfina nel piacere e nella felicità di viversi il mare, il vento e le planate. Il piacere di godersi la gioia di navigare spinti quasi da una magia».
Nella serata, moderata dalla giornalista Francesca Lodigiani, tanti sono stati i giornalisti, i soci del Circolo Aniene e gli amici che hanno voluto partecipare e salutare la Sensini.
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