Rabbia e indignazione: continua l’ondata di messaggi e lettere di solidarietà al direttore editoriale del Giornale , sospeso per tre mesi su decisione dell’Ordine dei giornalisti per il caso Boffo. Una sentenza che, giustamente, ai nostri lettori suona piuttosto come una condanna politica contro una voce libera del giornalismo italiano.
Questa storia dell’Ordine dei giornalisti mi ha stancato, perché preferirei interessarmi a cose più concludenti. Non accetto sia possibile che un gruppetto di parassiti politicizzati possa arrogarsi il diritto di impedirle di esercitare il suo lavoro. Siete voi giornalisti che con i vostri salati contributi li mantenete agiatamente. Non fatelo più. Nessun Ordine può impedire a un professionista di esercitare il mestiere che si è scelto e nel quale con fatica ha, magari, avuto successo.
Vittorio Petracco
Tesido Monguelfo (Bolzano)
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Tutta la nostra solidarietà al direttore Feltri. Continua così. Hanno dimostrato di aver paura di te e cercano di imbavagliarti.
Arese (Milano)
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La sentenza contro di lei è la prova che in Italia non esiste la libertà di stampa, dalla giustizia ai vari ordini, tutto è politicizzato. Ammiro il suo coraggio e la sua onestà, cosa rara oggi. Continui su questa strada, perché noi lettori le siamo vicini.
Anna Frigeri
Milano
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Noi lettori del Giornale siamo indignati per lo stop di tre mesi nei confronti di Vittorio Feltri votato dall’Ordine dei giornalisti. Il direttore deve stare in panchina, come Ronaldinho al Milan; al primo toglie la penna, per motivi che tutti conosciamo, un Ordine a senso unico; al secondo per scelta tecnica dell’allenatore. Ma sia il Milan sia il Giornale continueranno a vincere, come sempre. Un arrivederci a presto, a due fuoriclasse del genere non si può rinunciare a lungo.
Giorgio Serafini
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La sua sospensione è la conferma che viviamo in un regime di sinistra che, con l’appoggio della magistratura, delle scuole, della carta stampata e della tv, fa tacere e di fatto distrugge le voci e le penne libere e democratiche, approfittando dell’ignoranza delle masse pecorone, che sono purtroppo consistenti. Fortuna per noi che il suo scritto, così chiaro, netto, incisivo e comprensibile, è micidiale per l’avversario. Evidentemente questa sospensione è prova della forza e dell’importanza della sua penna. So che lei non è tipo da mollare e questo mi tranquillizza. Sono con lei insieme a moltissimi altri disposti a fare le barricate.
Antonio Bulleri
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Mi associo a quanti hanno ritenuto la decisione di sospensione presa dall’Ordine dei giornalisti nei confronti di Feltri ingiusta, vergognosa, paradossale e ritengo spregevole nei confronti di tutti quelli, e sono tantissimi, che ritengono lo scrivere di Feltri come voce tra le pochissime in Italia che dicono le cose come vanno dette. Con questa sinistra che non impera ma che condiziona, di Feltri ce ne vorrebbero mille. Avanti amico ti aspettiamo.
Francesco Testa
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Non potendolo fare direttamente, data la mia età, le esprimo la mia totale solidarietà. Desidero inoltre sottoscrivere con questa mia e-mail la petizione per l’abolizione dell’Ordine dei giornalisti.
Benvenuto Castelli
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Spero vivamente che vi sia la revoca della punizione in linea con la peggior Gestapo a lei inflitta. La vergogna, soprattutto, è che usano l’espressione «libertà di informazione» come se fosse una cosa astratta, facente parte solo del mondo della sinistra. Se può essere un’idea provi comunque a scriverli i suoi articoli e finito l’esilio li pubblichi in un opuscolo allegato al Giornale.
Daniele Previato
Modena
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Forza Vittorio, l’Italia che pensa ti è solidale.
Antonio Farina
Palermo
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Viva Feltri, viva il Giornale. Siete i migliori.
Savina Bonizzi e Sergio Bonandi
Marmirolo (Mantova)
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Siamo sempre alle solite... chi non è fascista è komunista e come ogni volta la girano come vogliono loro che la libertà non sanno neanche da che parte stia. Se di libertà si tratta, continui a scrivere altrimenti che senso ha parlare di libertà.
Valdo Iommi e Giancarlo Lugli
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Tutta la mia solidarietà al direttore Vittorio Feltri per questa infame condanna che ci priverà della sua lettura, ma non della sua guida, per 90 lunghi giorni. Giusto il suggerimento: intervistatelo ogni giorno per tutti noi e sentiremo molto meno la sua mancanza.
Silvano Serafini
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Non dobbiamo più meravigliarci di nulla. L’offensiva di coloro che si definiscono democratici si fa sempre di più arrogante e fracassona. La repressione che viene esercitata nei confronti di coloro che la pensano diversamente e che sono la grande maggioranza, si fa sempre più meschina e violenta. Cosa possiamo fare per protestare contro la vergognosa decisione dell’Ordine dei giornalisti? Dobbiamo usare metodi non violenti, civili e democratici. Io dal 14 novembre, acquisto non una, ma due copie de il Giornale. Perché non investire 1,20 euro giornalieri per esternare il nostro pensiero contro questa gente in mala fede?
Mario Ferruzzi
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Disgustata dal regime, invio la mia totale solidarietà ad un grande giornalista. Una cordiale stretta di mano.
Giuliana Chiesa
Bagnasco (Cuneo)
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Sono immensamente triste per quello che hanno fatto alla vostra persona, ma mi chiedo dove sono coloro che hanno manifestato contro la libertà di parola? E ancora mi chiedo come fanno a dire che il signor Berlusconi comanda televisione e stampa? Tutto ciò è vergognoso!
Maria Ferrao
Mendicino (Cosenza)
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Sono anni che la seguo e compro i giornali da lei diretti, per la precisione dal lontano 1989 quando lei dirigeva l’Europeo e la seguirò sempre. Le voglio esprimere la mia solidarietà per ciò che le è accaduto. Ma vorrei anche sottolineare a questi individui che fanno parte del dis-ordine dei giornalisti che tutto ciò si rivolterà contro di loro e contro gli altri parassiti della vecchia politica, perché alle elezioni faranno tutti un figura da quattro soldi.
Carmine Pizzano
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Mio padre e io le esprimiamo tutta la nostra solidarietà per l’ingiusto trattamento ricevuto dall’Ordine dei giornalisti. Continueremo a leggere il suo giornale con la passione di sempre.
Fausto Roselli
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Siamo al suo fianco, schifati e indignati per la porcheria che il suo cosiddetto Ordine le ha fatto. L’Italia è ormai una trista Repubblica sovietica (ancien regime). Speriamo, per questi tre mesi, di vederla e sentirla più spesso, almeno in tv.
Franca Gentili e Giorgio Pambieri
St. Raphael (France)
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La sospensione di Feltri per tre mesi mi sembra inaccettabile ed esprimo quindi il mio totale dissenso dalla decisione dell’Ordine dei giornalisti, al quale io stesso appartengo, oltre che all’Ordine degli ingegneri, quale professionista. A Feltri la mia solidarietà.
Gianfranco Agnoletto
Milano
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Non trovo parole adeguate per dire che effetto mi fa la sanzione che le è stata inflitta, non capisco con quale autorevolezza. Ma credo che neanche i suoi accusatori troveranno parole adeguate, di fronte a lei: incontrandola per strada, proseguiranno strisciando contro i muri. Se non per terra.
Rolando Baldinini
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Sono un sostenitore del Pd, ma questo non mi impedisce di essere in disaccordo con la sospensione. Ritengo suo diritto esprimere opinioni anche se da me non condivise.
Giorgio Carnevali
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Esprimerle la mia solidarietà è un obbligo. Nel nostro paese voci libere come la sua devono tacere perché ha ragione Saviano o altri quando dicono che la democrazia è a rischio. Ma è a rischio non per colpa di Berlusconi, ma dei falsi profeti che oggi si aggirano nel Parlamento.
Mattia Branco
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