Ben sapendo che l'amore spesso non è ricambiato, ma l'odio lo è sempre, è con un sottile piacere, pensando alle conseguenze, che leggiamo certe interviste in cui la dose di perfidia supera il numero delle righe. Quella di Francesca Pascale a tutta a pagina ieri sul Corriere della sera, ad esempio. Ormai è un genere giornalistico. Quello di sfruttare ogni occasione per ricordare qualcuno chessò, Silvio Berlusconi - affinché gli altri non dimentichino te.
Incapace di farsi dimenticare come testimonial del Calippo, la Pascale una che con tutto il patrimonio che si ritrova può permettersi di essere sciatta pur sentendosi bellissima per la decima-dodicesima volta quest'anno ha rievocato la relazione piena di gioie con Silvio Berlusconi solo per svelenare dolori sui compagni di Palazzo Grazioli.
Facendoci sapere che oggi vive in un casale della campagna toscana costruito a sua immagine e somiglianza, "lindo e accogliente", con undici cani e un enorme ciliegio ombroso, e se non fosse che dal macellaio incrocia ogni tanto Rosy Bindi sembrerebbe uno spot del Mulino Bianco - sono tutti buoni come il pane, finché te lo pagano gli altri - Francesca Pascale, con rara eleganza, ha dato: del "traditore" a Gasparri, dell'"irrispettosa" a Marta Fascina, dell'"inadeguato" a Tajani (e questo non è bello!), degli "estremisti" a Roccella e Mantovano, e sorvoliamo sulla Santanché, che parlando di borse tarocche forse una napoletana dovrebbe fare il beau geste di tacere.
C'è gente che se non è cattiva non esiste.
Comunque. Il focus dell'intervista passata sotto silenzio a parte il nostro commento, i siti di gossip e gay.it è l'affetto con cui la Pascale, una che fra entrate e buonuscite vive ancora della generosità di Berlusconi, ha ricordato la sua storia d'amore&rotocalco - senza neppure nominarla - con Paola Turci. La quale almeno, a differenza sua, ha sempre lavorato. Scevra da ogni rancore, la Pascale ha detto "La mia unione civile? È stata una relazione tossica. Di quella storia mi ha fatto soffrire l'ipocrisia (e ci tremano gli indici a digitare la parola "ipocrisia" in bocca alla Pascale, ndr).
Stavo con una donna che disprezzava Berlusconi, ma non il fatto di vivere in casa mia col suo denaro" (come peraltro decine di artisti e scrittori di sinistra rincantucciati dentro Mediaset, Medusa e Mondadori). E la cosa, sia detto senza malizia, ci ha fatto pensare a quanto invece la Pascale potesse essere disinteressata.Ma del resto la classe non è compresa, come i cani e i casali, negli accordi di separazione.