Economia

Le «voci» riportano Fiat a 6 euro

In Borsa passato di mano un altro 6,2% del capitale. Attesa per l’assemblea del 23. A giorni i nomi dei tre nuovi consiglieri

Pierluigi Bonora

da Milano

Fiat ritrova quota 6 euro a Piazza Affari. Anche ieri il titolo è stato sottoposto a una pressione speculativa chiudendo la giornata con un più 1,11% a 5,98 euro. A passare di mano è stato il 6,19% del capitale con 49,5 milioni di azioni scambiate, a fronte dei 23,4 milioni della vigilia e dei 17,7 della media mensile. Nell’ultima settimana l’azione del Lingotto ha recuperato complessivamente il 9 per cento. Al di là dell’onda speculativa che da mesi è all’origine del saliscendi del titolo, a tenere banco è soprattutto l’attesa dell’assemblea degli azionisti in programma il 23 giugno. In proposito, a giorni si conosceranno i nomi dei nuovi consiglieri indipendenti. Il cda del Lingotto, presieduto da Luca di Montezemolo, passerà infatti da 11 a 14 membri mentre i consiglieri indipendenti aumenteranno da cinque a otto. Dall’appuntamento, che avrebbe dovuto svolgersi il 10 maggio, potrebbero inoltre uscire importanti indicazioni sulla strategia che l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha deciso di seguire.
Il piano di rilancio di Fiat Auto, impostato all’epoca della presidenza di Umberto Agnelli, è oggetto di continui aggiornamenti. In questi giorni a fare impennare il titolo sono state anche le ipotesi di possibili nuove cessioni (si è parlato delle quote detenute in Mediobanca e Rcs ) e scorporamenti, come quello dell’Auto. Un’eventualità, questa, difficile da realizzare almeno fino a quando i conti non saranno tornati a sorridere. Non dimentichiamo che a febbraio, pur di non portare a casa i marchi torinesi, la Gm ha versato sul conto della Fiat 2 miliardi di dollari. Più che alla possibilità di uno spin-off, c’è chi vede all’orizzonte un piano di break-up, ovvero la creazione di quattro divisioni distinte (Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Powertrain Technologies) che favorirebbe accordi più mirati. Tra le ragioni che hanno contribuito all’impennata del titolo non sono da scartare l’impatto positivo della nuova Fiat Croma sul pubblico (100mila visitatori nel porte aperte del fine settimana scorso e più di 15mila test su strada) e i dati delle immatricolazioni di maggio che hanno visto il gruppo migliorare la quota in Italia, mentre in Brasile ha confermato la leadership. L’ipotesi di una nuova maxirottamazione, allo studio al ministero dell’Ambiente, gioverebbe a Fiat Auto ma anche alle case estere.

I benefici maggiori, in tal senso, li avrebbe solo la qualità dell’aria nelle città.

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