Per togliersi dalle secche delle posizioni ideologiche (che metterebbero in difficoltà più di un alleato) la Bonino torna a parlare di cose concrete. Non del solito e trito argomento del debito della sanità o del taglio dei posti letto nel Lazio. Mostra tutto il suo pragmatismo nellavanzare, invece, la proposta di istituire linfermiere di quartiere. Lha anticipato giovedì sera ad Anno zero ed è tornata a ripeterlo ieri. «La sanità? Bisogna razionalizzare i servizi sul territorio». La platea non era quella giacobina della trasmissione di Santoro ma quella molto più attenta alla politica del fare che caratterizza lassociazione Cittadinanzattiva. «Sulla scorta dellesempio delle farmacie che sono a turno - spiega la candidata del centro-sinistra ai dirigenti regionali dellassociazione nella sede di via Flaminia -, si potrebbe pensare al medico di quartiere presente nel suo studio anche durante il fine settimana». La vicepresidente del Senato insiste sulla necessità «di un riequilibrio e di una valorizzazione del territorio» come «prerequisito per razionalizzare la sanità senza pesare sulle spalle dei cittadini». Meno «ospedalizzazione a prescindere», dunque. Per corroborare la sua tesi fa lesempio dei costi dellospedalizzazione: «Un posto letto costa 400 euro al giorno, una badante 800 euro al mese». Poi ancora sui pronto soccorso: «Ci sono tanti usi impropri che finiscono per intasarli, perché sono lunico presidio aperto 24 ore su 24. Tanto vale pensare a istituire la figura dellinfermiere di zona». Infine la Bonino ribadisce la sua idea dellimportanza dell«operazione stati generali della salute» e della «unificazione degli assessorati sociale e sanitario». Lincontro con i dirigenti di Cittadinanzattiva è stato anche loccasione per immaginare una sorta di coinvolgimento dei cittadini seppur indiretto nellamministrazione. «Nessuno chiede mai ai cittadini - spiega la radicale - di quali servizi hanno bisogno.
Cè chi sceglie per loro, magari anche in buona fede perché manca in realtà una modalità per interpellarli». E torna anche sul tema dellanagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. «Non basta scrivere su internet la data di nascita» commenta amara la Bonino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.