Il volo di Luzzati nel mondo della fiaba

A un anno dalla scomparsa di Lele Luzzati, molti suoi teatrini, disegni, pastelli e libri illustrati sono esposti fino al 28 febbraio nella mostra «Emanuele Luzzati. Dalla scenografia all’illustrazione", nella galleria «Tricromia» di via di Panico, 35. È questa un’occasione per scoprire o riscoprire la creatività visionaria e trascinante di un maestro dell’illustrazione, ma soprattutto di un artista eclettico: nella sua carriera si è occupato infatti anche di pittura, ceramica, scenografia, decorazione e cinema di animazione. Nato a Genova nel 1921, Luzzati potrebbe essere definito lo Chagall italiano sia per l’origine ebraica sia per una visione poetica del mondo che lo accomuna al celebre pittore russo, ma il nostro artista ha dato il meglio di sé più che nella pittura pura, alla quale forse non credeva più di tanto, nell’applicazione concreta dei suoi sogni che andava disegnando. La mostra romana punta l’attenzione sulla sua attività di scenografo rivolta al mondo della fiaba, con il pregio di esporre, oltre a pezzi poco noti al grande pubblico, molti inediti. La ricchezza del suo universo fantastico, l’immediatezza ed espressività del suo stile lo hanno reso uno dei disegnatori più adatti a illustrare le favole più note della nostra infanzia. In oltre cinquant’anni ha realizzato veri capolavori di animazione come Pulcinella, La gazza ladra, e Il flauto magico; ha esposto alla Biennale d’arte di Venezia e i più famosi registi teatrali e cinematografici si sono valsi della sua arte per allestire quinte teatrali o realizzare sigle animate, come quella dell’Armata Brancaleone di Mario Monicelli.

Tra le opere in mostra attirano subito lo sguardo del visitatore i teatrini, ovvero i bozzetti per scene teatrali, tra cui Il turco in Italia, Il ballo in maschera. Tra i libri si notano I Mozart di Luzzati, Pinocchio, e Marco Polo. Orario: dal martedì al sabato 10-20; domenica 11-14

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