Farmacista, figlio di farmacisti, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, Andrea Mandelli è il candidato sindaco del Pdl a Monza. Una decisione presa da Silvio Berlusconi dopo il no di Umberto Bossi allalleanza che cinque anni fa aveva fatto vincere il leghista Marco Mariani. Monzese, 49 anni, Mandelli dal 2010 fa parte del Consiglio superiore di sanità ed è componente della Commissione nazionale antidoping. Unapparizione nella cronaca nera a gennaio quando si vide recapitare in busta una siringa con dentro polvere da sparo. Erano i giorni delle polemiche sulla liberalizzazione delle farmacia e lui chiese di «abbassare i toni». Già unesperienza in consiglio comunale e la volta scorsa un primo pensiero alla candidatura, ma allora fu scelto il nome unico del leghista Mariani. Ora il suo nome voluto dal commissario del Pdl Monza-Brianza, lex ministro Paolo Romani che lo ha preferito allassessore allIstruzione Pierfranco Maffè. Ventanni di politica monzese alle spalle, ma a cui non ha giovato lortodossia ciellina. Perché lincognita che incombe su Mandelli, fanno notare alcuni nel partito, è proprio una scarsa notorietà. E visto che al voto manca un mese, lhandicap non sembra facile da colmare. Un po di malcontento anche nei consiglieri che si aspettavano un maggior riconoscimento e non un «candidato esterno».
Ma ora la prima sfida sono le 350 firme da raccogliere in appena sei giorni per presentare le candidature. E poi il duello fratricida nel centrodestra con Mariani che potrà contare sulla deroga di Bossi e avere lappoggio anche di una lista civica. Dove minaccia di accasarsi qualche transfuga del Pdl.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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