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Il vulcano paralizza l'Ue: chiusi due scali in Olanda, riaperti aeroporti inglesi

La nube torna a paralizzare il Vecchio Continente. Mentre gli aeroporti di Heathrow e di Gatwick, i due principali scali di Londra, tornano a volare, chiusi Amsterdam e Rotterdam. La mappa dei voli in tempo reale

Il vulcano paralizza l'Ue: 
chiusi due scali in Olanda, 
riaperti aeroporti inglesi

Londra - La nube torna a paralizzare il Vecchio Continente. Gli aeroporti di Heathrow e di Gatwick, i due principali scali di Londra, sono rimasti chiusi per tutta la notte a causa dello spostamento verso sud delle ceneri vulcaniche provenienti dall'Islanda. Gli aeroporti olandesi di Amsterdam-Schiphol e di Rotterdam invece resteranno chiusi tutta la mattina, fino alle 15.

Mille voli cancellati La nuvola di ceneri vulcaniche proveniente dall’Islanda sta causando oggi diversi problemi al traffico aereo in Gran Bretagna e in altre zone dell’Europa del Nord, con la cancellazione di circa mille voli e ritardi per centinaia di migliaia di passeggeri. Eurocontrol, l’agenzia europea del traffico aereo, ha comunicato che la Gran Bretagna e i Paesi Bassi sono le aree più colpite, sebbene si preveda che la situazione migliori nel corso della giornata. "Nel corso della giornata, l’attuale nuvola dovrebbe disperdersi", ha detto l’agenzia in un comunicato. "Ci saranno anche ritardi per i voli a causa della congestione nello spazio aereo adiacente all’aree interdette". I due principali aeroporti britannici hanno riaperto dopo essere rimasti chiusi in nottata, ma i passeggeri sono stati avvertiti di lunghi ritardi e di cancellazioni durante la giornata di oggi. Anche una serie di aeroporti irlandesi e olandesi sono stati chiusi per il timore della nuvola di cenere, che può provocare danni ai motori degli aerei e alla loro strumentazione elettronica. Ad aprile la nuvola di ceneri eruttata dal vulcano islandese Eyjafjallajökull ha provocato la chiusura dello spazio aereo di diversi paesi europei per quasi una settimana - con circa 100mila voli cancellati - e il caos del traffico aereo si è esteso anche ad altri continenti.

La Gran Bretagna nel caos La National Air Traffic Service (Nats) ha fatto sapere che è stato chiuso per lo stesso lasso di tempo anche il London City Airport, piccolo scalo situato nel distretto finanziario della capitale britannica utilizzato soprattutto dagli uomini d'affari. A causa del ritorno della nube di cenere proveniente dal vulcano islandese erano già stati bloccati diversi scali in Gran Bretgana, tra cui quelli di Manchester, Birmingham, Liverpool, Teeside e Norwich. In precedenza, l'autorità per l'aviazione civile irlandese aveva annunciato che l'aeroporto di Dublino rimarrà chiuso almeno fino alle 13 (ora italiana) di domani. "Purtroppo, ancora una volta, una combinazione di attività vulcanica e di condizioni meteo ha portato la nube di cenere verso il Regno Unito", ha detto Jonathan Astill, portavoce di Nats. Secondo le ultime previsioni, entro mercoledì, grazie all'arrivo di una corrente di alta pressione dall'Atlantico, la situazione dovrebbe migliorare. Il nuovo ministro dei Trasporti britannico Philip Hammond ha ribadito che la sicurezza dei passeggeri resta prioritaria. Critiche all'autorità per l'aviazione civile britannica per la chiusura degli scali sono giunte da Richard Branson, fondatore e proprietario della compagnia aerea Virgin.

"I test di volo effettuati - ha detto Branson - non hanno rivelato nessuna buona ragione per cui le compagnie non dovrebbero continuare a volare in sicurezza".

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