Londra - Tornano operativi molti degli scali europei e i voli effettuati sono circa la metà di quelli
programmati, contro il 30% di ieri, ma è ancora caos nel settimo giorno consecutivo di emergenza
causata dal vulcano islandese. Il 75% degli scali europei sono
aperti ieri, e volerà fino al 60% degli aerei.
Iata: perdite per 1,7 miliardi di dollari L'Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) stima che la crisi seguita all'eruzione del vulcano islandese sia costata alle compagnie aeree più di 1,7 miliardi di dollari (1,26 miliardi di euro) di mancati introiti nei sei giorni dall'eruzione.
Riapre Heathrow Heathrow ha riaperto ieri intorno
alle 23 (ora italiana) e un primo volo della compagnia British Airways (BA) è atterrato nel principale
aeroporto londinese, mentre le autorità dell’aviazione civile hanno autorizzato la progressiva
riapertura degli spazi aerei di Gran Bretagna e Irlanda. "Posso confermare che Heathrow ha riaperto, un primo volo BA in provenienza da Vancouver è
atterrato", ha dichiarato un portavoce di Baa, la società che gestisce lo scalo aeroportuale più
importante al mondo per il trasporto internazionale di passeggeri. Le autorità britanniche
dell’aviazione civile (Caa) aveva annunciato la riapertura progressiva dello spazio aereo britannico
a partire dalle 23, dopo l’adozione di nuove norme per valutare i rischi rappresentati dalla nuvola di
ceneri vulcaniche. L’autorità dell’aviazione irlandese, in accordo con la Caa, ha simultaneamente
annunciato la riapertura dello spazio aereo dell’Irlanda.
Gli aeroporti londinesi erano rimasti chiusi da giovedì a seguito dell’eruzione del vulcano
islandese Eyjafjoll, decisione che aveva scatenato le dure reazioni delle compagnie aeree
britanniche che, come quelle europee del resto, hanno subito gravi perdite e ritenevano eccessiva
la chiusura dello spazio aereo britannico. Molti aeroporti scozzesi e del nord dell’Inghilterra erano
rientrati in servizio ieri.
Aperto spazio aereo tedesco Lo spazio aereo tedesco sarà riaperto completamente questa mattina alle 11:00. Lo ha annunciato l'ente federale per la sicurezza aerea.
L'Italia torna a volare L'Enac ha assicurato che l’intero spazio aereo italiano è
stato riaperto dalle ore 12. Sono ripartiti i voli nazionali dagli aeroporti milanesi di Malpensa e di Linate, dopo la riapertura, alle 8, dello spazio aereo del nord Italia. A Malpensa il primo a staccarsi dalla pista è stato un aereo AirOne diretto a Palermo, mentre a Linate è stato un Alitalia per Bari, alle 8:15. Decolli e atterraggi, come previsto, stanno riprendendo gradualmente. Anche a Fiumicino il traffico sta riprendendo gradualmente. "Così come annunciato ieri sera dall'Ente nazionale dell'aviazione civile, si riaprono i cieli italiani", ha detto il direttore Enac del Leonardo da Vinci, Vitaliano Turrà.
Fiumicino, ritardi per la nebbia Mentre le conseguenze della nuvola delle ceneri del vulcano islandese non sono ancora risolte del tutto, oggi è anche la nebbia a creare problemi al traffico aereo. All'aeroporto di Fiumicino il fenomeno ha preso più consistenza a partire dalle 6,30 di stamani, rallentando soprattutto le operazioni di decollo degli aerei. Inevitabili i ritardi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.