Il tonfo, ieri sera, dei listini di New York ha gettato nuove preoccupazioni sullandamento delle Borse mondiali. Alla fine di una seduta pesante, il Dow Jones ha bruciato l1,93% del suo valore e il Nasdaq l1,95%. Il mercato americano attende con viva apprensione i conti trimestrali che saranno diffusi dalle principali banche americane la prossima settimana; ci si aspetta, soprattutto, che i numeri dicano quanto sta costando la crisi dei subprime.
Piazza Affari ha chiuso invariata lultima seduta della settimana. Mibtel più 0,07%, S&P Mib più 0,1%. Fra le blue chip rally per FonSai (più 6%) e buon andamento per una fetta del comparto assicurativo con Alleanza (più 2,3%) e Mediolanum (più 0,8%), mentre è stata una seduta negativa per Generali (meno 1,1%) dopo la smentita dellindiscrezione che indicava il Leone di Trieste come pronto allacquisizione di Fideuram.
Forti rialzi per Seat (più 3,8%) dopo una settimana contrassegnata da forti vendite, Fiat (più 3,4%), su cui Merrill Lynch ha riavviato la copertura con un rating «buy», Lottomatica (più 2,7%) e i bancari fra cui spiccano Popolare Milano (più 2,5%), Ubi Banca (più 2,4%), Unicredit (più 2,1%), Mps (più 1,6%), Banco Popolare (più 1,5%) e Intesa Sanpaolo (più 1,4%).
In forte flessione fra le blue chip, invece, Fastweb (meno 3,6%), Stm (meno 2,9%), A2A (meno 2,5%), Bulgari (meno 2,1%), Eni (meno 1,9%) e Luxottica (meno 1,8%). Sul listino generale rally per Tiscali (più 9,8%).
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