Washington, Strauss Kahn si prende la rivincita Applausi e lacrime per il suo addio al Fmi

L’ex numero uno del Fondo monetario internazionale saluta il suo staff: "Scusate se questa storia vi ha ferito". Ma l'ex ministro Rocard attacca: "E' affetto da una malattia mentale"

Washington, Strauss Kahn si prende la rivincita 
Applausi e lacrime per il suo addio al Fmi

C’è chi gioca ancora al massacro, co­me l’ex primo ministro socialista Michel Rocard, che lo attacca ferocemente: «È vi­sibilmente affetto da una malattia menta­le », a causa della «difficoltà a controllare le sue pulsioni».Eppure,in attesa del gran­de ritorno in Francia - «sarà nei prossimi giorni», ha annunciato Martine Aubry, la leader del Partito socialista - Dominique Strauss Kahn si è goduto ieri lo spettacolo di una prima riabilitazione pubblica, do­po l’archiviazione delle accuse di stupro che avevano stravolto la sua vita e la sua carriera. Un risarcimento, ma solo parzia­le, per l’ex direttore del Fondo monetario internazionale, che ha dato l’addio allo staff di Washington proprio nel giorno in cui il Sofitel-l’hotel luogo del presunto de­­litto - riapriva le braccia alla grande accu­satrice di Dsk invitandola a tornare al più presto al suo lavoro.

Dsk si è presentato nella sede dell’orga­nizzazione dopo aver incontrato la nuova direttrice, Christine Lagarde, e ha voluto salutare i dipendenti con un discorso inat­teso: «Sono venuto qui per scusarmi con tutti coloro che sono rimasti feriti da que­sta vicenda. Si è trattato di un errore da par­te mia. E mi dispiace molto per le ripercus­sioni negative di tutto ciò su questa istitu­zione », ha detto ricordando che gli anni trascorsi a Washington sono stati «i più in­teressanti » della sua carriera.

Poche parole che hanno però mosso lunghi applausi e momenti di commozio­ne tra le centinaia di dipendenti presenti. «Ha ricevuto un’accoglienza molto calo­rosa a dimostrazione del fatto che è molto apprezzato dall’istituzione»,ha detto Pau­lo Nogueira Batista, rappresentante del Brasile. Lo stesso apprezzamento Dsk non lo ha ricevuto dal suo compagno di partito, l’ottantenne Michel Rocard, che ha scatenato con le sue accuse al vetriolo sulla «malattia mentale» di Strauss Kahn. Accuse che l’ex premier ha ricevuto a sua volta dopo l’intervista rilasciata a Canal Plus. «Credo che anche Rocard abbia qual­c­he difficoltà a controllare le sue di pulsio­ni »,ha commentato Lang,ex ministro del­la Cultura. Sulla stessa scia anche un altro ex premier, Laurent Fabius, anche lui iro­nico: «Non sapevo che Michel Rocard fos­se un esperto medico internazionalmen­te riconosciuto». Il clima si surriscalda in casa socialista in attesa del rientro dell’ex candidato favorito nella corsa all’Eliseo. Al di là dell’archiviazione sono ancora in molti a non credere del tutto alla limpidez­za di Dsk e altrettanti a cogliere l’occasio­ne per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

Riabilitazione certa, invece, fra le mura dell’ormai famigerato hotel Sofitel di New York per la grande accusatrice di Dsk, la ca­meriera Nafissatou Diallo, che prosegui­rà la sua battaglia in sede civile con un ri­corso alla Corte d’Appello. La direzione del gruppo Accor,proprietario dell’alber­go, ha fatto sapere che spera che la donna torni al più presto.

«Le abbiamo già fatto diverse proposte. La domanda è se vuole riprendere il suo lavoro, quando e come. L’idea è di trovare una soluzione che stia bene a tutti». Forse un ruolo d’ufficio che non la costringerà al contatto diretto coi clienti.

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