Dal wi-fi al villaggio della polizia: valanga di emendamenti al Pgt

La pioggia di emendamenti è servita. C’è la proposta (targata Pdl) di una «città della sicurezza» in piazza D’Armi, con case low cost per agenti, carabinieri e finanzieri che vengono a lavorare a Milano e protestano da sempre contro gli affitti d’oro. Internet senza fili tra i servizi essenziali della città, come la rete dell’acqua o del gas (lo chiederà il Pd). Stazioni di bike sharing e piste ciclo-pedonali come regola per tutti i nuovi quartieri in costruzione (firmato Verdi). E per risolvere la questione del mercato di viale Papiniano - che mette a dura prova il traffico e la pazienza dei residenti - una grande area attrezzata per i mercati scoperti e per eventi all’aperto in via Filangieri. Lo vuole ancora il Pdl, se mai una parte del carcere verrà davvero abbattuta. Da lunedì la discussione sul Piano di governo del territorio entra nel vivo: parte l’esame degli emendamenti e se, fino a ieri, il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri aveva ricevuto ufficialmente solo 54 ipotesi di modifica al testo proposto dalla giunta, tra la scadenza di oggi per il documento di piano, quella di domani per il Piano dei servizi e lunedì per quello delle Regole, gli uffici saranno intasati da una vera e propria valanga di carta. Alla fine gli emendamenti saranno almeno 800, tra la trentina del Pdl, una dozzina della Lega, oltre 200 dal Pd, 20-25 i Verdi e addirittura 500 tra Lista Fo, Comunisti Italiani, Rifondazione comunista e la Lista Ferrante. A mettere tutti d’accordo dovrebbe essere almeno l’ipotesi, lanciata dal consigliere del Pdl Fabrizio De Pasquale e già firmata anche dall’opposizione, di un grande parco di almeno 470mila metri quadri alla Bovisa, sull’area dell’ex scalo Farini. Comune anche l’emendamento che riconosce un indice pari a 0,2 per le aree verdi di dimensioni uguali o superiori a 5mila metri quadrati. «Forse la giunta preferirebbe un parco più piccolo in zona Farini - riferisce De Pasquale - ma visto cos’è successo anche di recente con la gente bloccata in Centrale sotto le feste per colpa dei treni Fs, non preoccupiamoci di fare ulteriori favori alla società». Suo anche l’emendamento che chiede di destinare almeno il 35% dell’area del demanio militare in piazza D’Armi a edilizia agevolata per le forze dell’ordine, «ne guadagnerà in sicurezza anche la città, perché con gli stipendi che prendono e il costo degli affitti, pochi agenti vogliono venire a Milano». L’area sta a cuore anche alla Lista Fo: il capogruppo Basilio Rizzo chiederà che sia destinata a residenze e funzioni sportive. Non difende a tutti i costi il carcere di San Vittore dal trasloco come parte della sinistra, ma pretende che «sia garantita la funzione a verde, cultura, residenze sociali». Ancora: che «siano fissate aree precise su cui costruire nuove case popolari, visto che finora non ci è stato assicurato» e che gli scambi di volumetrie (il principio per cui un privato restituisce al Comune i propri diritti a costruire su un’area che è di interesse pubblico e li ottiene su un’altra zona della città) «siano fatti in base a valori reali, e non diventino un regalo agli immobiliaristi).
Una quota di «case a canone sociale e il massimo risparmio energetico nei quartieri di futura realizzazione» sono gli imperativi del capogruppo della Lega Matteo Salvini che dovrebbe depositare richieste anche per tutelare l’area dell’Ippodromo e per liberare via Sarpi dai grossisti. Se non partirà dal Carroccio, lo farà certamente il Pd: «Il no all’ingrosso non dovrà riguardare solo il futuro, ma anche chi già ha attività a Chinatown» è categorico il capogruppo Pierfrancesco Majorino. Che boccia «il tunnel Garibaldi-Linate, sia stralciato». E assicura: «Vogliamo che il Pgt cambi radicalmente in meglio, quindi siamo pronti a collaborare, ma dipenderà molto dalla maggioranza. Se saremo costretti a inasprire l’atteggiamento, non ci vorrà molto a presentare una pioggia di subemendamenti». Il capogruppo pdl Giulio Gallera punta al via libera «in 2-3 settimane e se vogliamo che l’aula dia un contributo positivo, siamo pronti a confrontarci sui contenuti con l’opposizione. Purché non ci sia un atteggiamento ostruzionista». Richieste come quella avanzata dal verde Enrico Fedreghini, di tassare una tantum i proprietari di case dove nasceranno le nuove metropolitane, «è irricevibile». Dal canto suo Gallera firma la proposta di alleggerire il traffico in via Gattamelata per tutelare i bimbi dell’asilo.

Il pidiellino Maurizio Baruffi chiede di inserire «la città cablata tra i servizi essenziali» e di «cucire le piste ciclabili per gli spostamenti in centro, prima di pensare solo all’anello esterno per il tempo libero».

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