Milano capitale italiana della musica. Questa sembra essere sempre più la vocazione della nostra città, che lanno prossimo ospiterà lHeineken Jammin Festival, uno dei più importanti festival musicali italiani ed europei. A Milano inoltre la kermesse rockettara, quattro giorni di concerti allaperto che attirano ogni anno tra i 100 e i 150mila giovani, festeggerà i 10 anni di «onorata carriera». Numeri che fanno pensare subito a Woodstock e alle grandi adunate estive, a base di rock, sole e balli sfrenati. E di stelle, ovviamente, del calibro di Vasco Rossi, Smashing Pumpkins, che lanno scorso non hanno potuto suonare a Mestre a causa della terribile tromba daria che ha distrutto il palco ferendo 30 persone, Aerosmith, Pearl Jam e tanti altri. Mastodontica la macchina organizzativa, basti pensare che solo il palco, lanno scorso, era lungo 85 metri, per 85 tonnellate di peso e 8 giorni di lavoro per montarlo. Per non parlare poi del «companatico»: unarea di 750mila metri quadrati pronti a ospitare 4mila tende, 400 bagni, 10 docce, 25mila macchine.
Non si lascia spaventare Giovanni Terzi, assessore allo Sport, Giovani e Tempo libero di Palazzo Marino e promotore delliniziativa: «Abbiamo individuato tre aree, che i primi di agosto andrò a visitare con gli organizzatori, che potrebbero ospitare il festival: alla Bovisa, nellarea in via di riqualificazione, vicino ai gasometri, al parco Lambro oppure ad Assago. Quello che serve è unarea verde abbastanza che non sia densamente abitata». E il pensiero vola allultima delle polemiche, quella dei residenti che a fine giugno ricorsero al Tar contro i «decibel - a loro dire - di troppo» previsti per il concerto di Vasco a San Siro rischiando di farlo addirittura saltare. Le date? «Probabilmente dal 12 al 15 giugno prossimo - risponde Terzi - comunque nella prima metà del mese».
Insomma la sfida in cui si sta cimentando Giovanni Terzi è impegnativa, ma piccola rispetto a quello che è lobiettivo dellassessore ai Giovani: «Trasformare Milano in una città capace di attrarre giovani da tutta Europa: questo è il primo appuntamento di manifestazioni che potrebbero essere sempre più significative. LHeineken Jammin festival per noi sarà unesperienza importante - spiega Terzi - perché vorremmo costruire eventi che attraggano a Milano sempre più giovani. Oggi, però, non siamo in grado di ospitare centinaia di giovani a prezzi popolari: penso a bed and breakfast o a servizi adeguati. Certo a Milano ci sono un campeggio e un ostello, che non possono far fronte a una domanda di 100mila ragazzi, nonostante Milano sia città universitaria.
I giovani, milanesi e no, possono intanto pensare a godersi il primo appuntamento a loro dedicato: lHeineken Jammin.
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