Yokohama Italia, vocazione ambiente

Grandi numeri, una casa tutta nuova e una crescente attenzione per i temi dell’ambiente e dell’eco-compatibilità. Pur in un contesto congiunturale non dei più favorevoli, a Yokohama Italia non mancano i motivi di soddisfazione. A cominciare dal fatturato, che l’anno scorso ha superato i 53 milioni (più 6,5% sul 2007), confermando quella italiana come la più competitiva tra le filiali europee di Yokohama Rubber, colosso multinazionale del pneumatico con un giro d’affari annuo di 3 miliardi di euro. Merito, anche, dei prodotti destinati al segmento del trasporto pesante commercializzati con i marchi Yokohama e Gt Radial: una gamma pensata per qualsiasi utilizzo, dal cava-cantiere alle lunghe percorrenze, le cui vendite nel 2008 hanno superato i 65mila pezzi, pari a una quota di mercato del 5%.
Ed è proprio alla luce di questi trend favorevoli che l’azienda, costituita sull'ormai storica joint-venture tra la casa madre e la famiglia Magri, imprenditori bresciani detentori dell’80% del capitale, ha voluto investire in una nuova sede ad altissima tecnologia, situata come da tradizione nel comune lombardo di Carpenedolo e costata oltre 15 milioni. Un complesso che, tra le altre cose, sintetizza l’attuale vocazione del brand per la tutela dell’ambiente: "Il nostro obiettivo è essere eco-sostenibili, innanzitutto non sprecando risorse ed energia - spiega Claudio Galeazzi, direttore commerciale di Yokohama Italia -: l’edificio che ospita gli uffici, per esempio, è dotato di pannelli radianti in grado di ridurre i consumi di oltre il 50%. E anche nei magazzini le luci si accendono solo al passaggio degli addetti, mentre se l’illuminazione naturale è sufficiente ci pensano i sensori a spegnere quella artificiale o ad abbassarla in rapporto al grado di luminosità che viene dall’esterno».
E se dal nostro Paese si allarga lo sguardo al mondo intero, il discorso non cambia. Anche a livello globale, infatti, l’impegno ecologico si conferma una priorità per Yokohama: che non a caso, nell’ambito del progetto di sviluppo «Grand Design 100», destinato a portare il fatturato del gruppo a 1.000 miliardi di yen nell’anno fiscale 2017, centenario della fondazione, ha dato vita a un dipartimento ad hoc dedicato proprio alla responsabilità sociale d'impresa e agli affari ambientali. «La nostra casa madre è da sempre attenta all’impatto ecologico delle proprie attività e dei propri prodotti - prosegue Galeazzi -: le fabbriche sono tutte certificate Iso 14001 per il rispetto dell’ambiente e sono costantemente promossi studi per il contenimento delle emissioni.

L’iniziativa Forever Forest, lanciata nel 2007, prevede poi la piantumazione di 500mila alberi presso gli stabilimenti Yokohama in giro per il mondo, così da compensare i gas serra emessi durante la produzione. Significativi risultati, inoltre, sono stati ottenuti nel riciclaggio degli scarti e nella creazione di mescole per pneumatici eco-friendly con bassa resistenza al rotolamento».

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