Zingaretti fa infuriare il centrodestra

Incomincia tra le polemiche l’avventura di Nicola Zingaretti come candidato per il Pd alla presidenza della Provincia di Roma. Ieri, durante l’inaugurazione del suo comitato elettorale, commentando i candidati dello schieramento opposto, è andato giù duro: «Non esiste una classe dirigente di destra. La dimostrazione di questa mancanza è nei comuni di Nettuno e Anzio che erano guidati da una giunta di centrodestra e si sono sciolti». Parole che hanno scatenato l’ira dei suoi avversari. «Zingaretti già dimostra di non conoscere la Provincia di Roma offendendo i tanti amministratori del centrodestra che governano le amministrazioni locali - dice Francesco Lollobrigida, presidente della Federazione dei circoli di An della Provincia di Roma -. Ricordiamo a Zingaretti, a proposito di classe dirigente, la penosa fuga dell’ormai ex presidente Gasbarra che ha mostrato disinteresse per il territorio non solo nei cinque anni in cui ha governato ma anche al momento della sua ricandidatura». Lollobrigida ricorda poi il caso di Civitavecchia, «guidata dal centrosinistra, la cui amministrazione si sciolse dopo sette mesi, città nella quale il centrodestra ha sconfitto un anno fa la coalizione che lui rappresenta». Duro anche Massimo Davenia, capogruppo de La Destra alla Provincia di Roma: «Se Zingaretti aspira alla presidenza della Provincia di Roma questo è un suo diritto, ma certo sbaglia a non riconoscere la vera forza della destra, che una classe dirigente ce l’ha, eccome».

Infine il consigliere provinciale di An Francesco Petrocchi: «Chi si candida a presidente della Provincia, compreso Zingaretti, se eletto, rappresenterà tutti e tutti ha l’obbligo di rispettare, compresa la classe dirigente avversaria che governa numerosi ed importanti comuni del territorio».

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